Blitz Skinheads contro Caritas e sedi Pd

Nella rivendicazioni: «Ipocrita umanitarismo di facciata e un falso filantropismo»

La sagoma tricolore davanti alla sede del Pd di Correggio

La sagoma tricolore davanti alla sede del Pd di Correggio

Reggio Emilia, 25 novembre 2015 - “Di fronte ai tiepidi, rari e scarni festeggiamenti per l’anniversario della vittoria della Prima Guerra Mondiale, l’associazione culturale Veneto Fronte Skinheads intende rivendicare le azioni tenutesi nella notte di ieri, volte a denunciare chi continua a condurre un chiaro disegno politico finalizzato all’annientamento dell’identità italiana”. Questa è la rivendicazione dell’associazione Veneto Fronte Skinheads che ieri notte ha svolto tre blitz a Reggio, alla Caritas, alla sede del Pd di via Gandhi e a quella del Pd di Correggio.

In terra davanti all’ingresso sono state deposte sagome colorate con la bandiera tricolore e manifesti funebri per protestare contro la ius soli e il “favoreggiamento di un'invasione pianificata di orde di immigrati extracomunitari”.

Secondo l'associazione, la Caritas “in nome di un ipocrita umanitarismo di facciata ed un falso filantropismo, trova motivo di speculazione ed interesse, proponendo un pericolosissimo modello di integrazione volto solo ed esclusivamente a ridurre i popoli in una poltiglia indifferenziata, sradicandoli dalle loro radici e dalle loro tradizioni, in nome e per conto di un multiculturalismo dominante”. Un gesto che ha sollevato numerose prese di posizioni e attestati di solidarietà. La Caritas ha risposto citando un passo del Vangelo di Luca: “Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita”.

Il Pd dell'Emilia Romagna e locale hanno sottolineato che il partito non si lascia intimidire e continuerà per l'approvazione di “una legge che finalmente riconosca i diritti di chi nasce e cresce in Italia da genitori stranieri”.

Condanna del gesto e solidarietà dei centri colpiti anche da parte dell'onorevole Pd Vanna Iori, della senatrice Pd Leana Pignedoli, delle consigliere regionali democratiche Roberta Mori e Ottavia Soncini, dall'Arci nazionale, dalla federazione reggiana del Partito comunista d'Italia e da Sel.