Martedì 23 Aprile 2024

Piena del Po, resta la devastazione

Il fiume torna sotto il livello di guardia lasciando dietro di sè tanti danni

Le carcasse di alcune auto nella zona golenale del Po

Le carcasse di alcune auto nella zona golenale del Po

Reggio Emilia, 23 novembre 2014 - Il fiume Po è tornato ieri mattina ai livelli di guardia, a quota 5,50 all’idrometro di Boretto, scendendo in serata intorno ai cinque metri. Dunque, il fiume è rientrato nel suo letto, lasciando però ancora allagate le golene chiuse, oltre a fango su viali, piazzali e piste ciclopedonali interessate nei giorni scorsi dalla piena.

Già venerdì erano iniziati gli interventi di pulizia a Boretto, dove gran parte del lido era stata abbandonata dall’acqua. E ieri si è cominciato a Guastalla, in viale Po, dove con forti getti d’acqua si è ripulita la strada ricolma di fango. Arrivati al lido ci si trova di fronte a uno scenario spettrale, con detriti ovunque, le canoe della Canottieri Eridano appoggiate su recinzioni e perfino incastrata sulla scala che porta all’ingresso dello Chalet. E poi le due vecchie auto Citroen ribaltata dalle corrente del fiume, cartelli della segnaletica sradicati, panchine divelte, rami e tronchi sparsi ovunque… La corrente è stata violentissima nei giorni del colmo di piena.

Ne hanno fatto le spese anche alcune giostrine del parco giochi del lido guastallese, ribaltate come fuscelli nonostante siano state realizzare con robusto metallo. Alcune sedie e arredi sono rimasti al lido in quanto saldamente legati a delle corde fissate agli alberi. Panchine e arredi un tempo sull’argine del lido non ci sono più. E anche il chiosco Peace in Po è stato distrutto, con il cedimento di una parte del tetto, accompagnata dalla struttura che vi era attaccata.

«La conta dei danni non è ancora possibile. Bisognerà aspettare la conclusione del sopralluogo di tutte le strutture del lido prima di poter fornire dei numeri. Siamo comunque pronti a rimboccarci le maniche per ripulire ogni spazio e renderlo nuovamente accogliente. Come accade dopo ogni piena…», spiega Guido Chiericati, titolare del chiosco del lido guastallese. Lo stesso Chiericati, nei giorni della piena, ha compiuto diversi sopralluoghi in barca nella zona, tenendo monitorata la situazione. Più tempo ci vorrà per calcolare i danni della piena lasciati all’agricoltura, ai campi già seminati situati in golena, tra granturco, erba medica, vigneti… Si parla comunque di conseguenze per centinaia di migliaia di euro. Resta poi il danno agli argini interni, in cui ci sono state diverse rotture: si tratta di cedimenti da affrontare con un’opera di ricostruzione, indispensabile anche per salvaguardare gli argini maestri.