Piena del Po, gli abitanti di Ghiarole ritornano a casa: "Che sollievo"

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Il rientro degli sfollati a Ghiarole

Il rientro degli sfollati a Ghiarole

Brescello (Reggio Emilia), 22 novembre 2014 - Sono le 15,05 quando il sindaco di Brescello, Marcello Coffrini, concluso il sopralluogo sugli argini interni di Ghiarole insieme ai tecnici di Aipo e degli enti preposti alla Protezione civile provinciale e regionale, annuncia sorridente: «Le condizioni degli argini sono buone, il livello del Po continua a scendere e, dunque, mi reco in municipio a firmare l’ordinanza che permette il rientro delle famiglie nelle loro case: e’ una soddisfazione per loro, ma anche per tutti noi».

In quel momento si è conclusa l’evacuazione, durata quattro lunghi giorni, per i quasi 250 residenti a Ghiarole.  Molti di loro ieri erano sull’argine maestro, in gruppo, ad attendere il via libera per tornare a casa. E in breve tempo, uno dopo l’altro, si sono viste le auto, gli autocarri, i furgoni, anche bici e motorini, usati per raggiungere le abitazioni. 

La prima in assoluto ad entrare nel centro di Ghiarole è stata la signora Franca Flisi, pensionata, che ha raggiunto il paese in ciclomotore: «Ora è tutto a posto. La casa è in ordine. Si temeva l’azione dei ladri-sciacalli. Ma è andata bene. Io sono stata ospitata nella casa di riposo, perché ho un figlio diversamente abile. Sono venuta prima io per accedere le stufe. Ora lo vado a prendere per tornare finalmente a casa».  C’è poi Renato Borettini, il «vecio» del paese, nativo di Ghiarole, dove ancora abita: «Ne ho viste tante di piene. Nel 2000 il fiume aveva lambito la sommità degli argini. E in qualche punto erano stati necessari i sacchetti di sabbia. Stavolta è andata meglio. Speriamo che ora il Grande fiume ci lasci tranquilli per un po’…». 

Gira la chiave nella toppa e riapre finalmente casa, Antonietta Sacchetti, titolare dell’osteria di Ghiarole: «Sono contenta. Ma in questo momento ci tengo a manifestare la mia riconoscenza al sindaco, al Comune, alle autorità che ci hanno aiutato in questa fase di emergenza. Si temeva il fenomeno dello sciacallaggio, ma polizia, carabinieri e tutte le altre forze dell’ordine hanno garantito piena sicurezza. Non hanno mai abbandonato il paese e, anzi, lo hanno custodito come… una cassaforte. Tutti hanno dato il massimo perché si potessero superare questi giorni molto difficili per noi».

Anche a Ghiarole, dunque, la vita torna alla normalità, dopo il passaggio della piena del Po che ha fatto temere la gente del paese, già alluvionato nell’autunno del 1994. E fu davvero un disastro…».