Il prefetto De Miro saluta Reggio. La vogliono a Perugia dopo la bufera

Era nella nostra città dal 2009, impegnata nella lotta contro le mafie

Il prefetto Antonella De Miro (foto Artioli)

Il prefetto Antonella De Miro (foto Artioli)

Reggio Emilia, 30 agosto 2014 - Il prefetto di Reggio Antonella De Miro sta per salutare la nostra città ed è in partenza verso il capoluogo dell’Umbria. Dopo la bufera sulla prefettura di Perugia, infatti, con le frasi-choc che costarono il posto al prefetto Antonio Reppucci («Se una mamma non si accorge che suo figlio si droga è una fallita e si deve solo suicidare»), la città umbra sta per ‘acquistare’ la dirigente siciliana, considerata ‘lady di ferro’, in prima linea nella lotta alla mafia.  Antonella De Miro, 59 anni catanese, è infatti il nuovo prefetto di Perugia, nominata ieri dal Consiglio dei ministri: unica nomina al rientro dopo la pausa estiva. 

«È un prefetto con grandi competenze e conoscenze. È uno tra i migliori dirigenti», spiega il sottosegretario all’Interno Gianpiero Bocci. «Credo che Perugia ne beneficierà molto e posso anche dire che arriverà con entusiasmo. Ci sono quindi — aggiunge Bocci — tutte le condizioni per pensare in positivo. Personalmente sono soddisfatto per la scelta, che risponde bene alla necessità e ai bisogni della provincia di Perugia». E aggiunge: «Dopo tanti uomini c’è un prefetto donna».  Perugia aveva già avuto una presenza femminile, quella del prefetto Maria D’Ascenzo. 

Reppucci venne rimosso dal ministro Angelino Alfano dopo le critiche arrivate dalla procura di Perugia e dallo stesso premier Matteo Renzi. Ora è in un ufficio interno del Ministero, lontano dai riflettori. Il caso scoppiò il 19 giugno. Nel corso di un incontro con la stampa Reppucci andò giù durissimo contro i genitori dei tossicodipendenti. Il suo richiamo alle famiglie si trasformò in un’indegna critica. Aveva convocato la stampa per ‘difendere’ Perugia: fu costretto a lasciare anzitempo. E non risparmiò nemmeno parole inopportune sulle inchieste contro le infiltrazioni della mafia in corso da parte della magistratura. 

De Miro — sposata e con due figlie — lascia Reggio dopo essere arrivata nel 2009; nella nostra città ha puntato proprio sulla lotta senza quartiere alle ’ndrine e alla la longa manus della n’drangheta (che preoccupa anche in Umbria), negando la documentazione antimafia a oltre 40 ditte, bloccando in questo modo l’assegnazione degli appalti pubblici ad aziende considerate a rischio di infiltrazione.  Per il momento sull’assegnazione del nuovo prefetto a Reggio non ci sono comunicazioni ufficiali.