Reggio Emilia, 27 ottobre 2014 - Un casale abbandonato vicino a Parma era stato trasformato in una raffineria di eroina destinata al mercato di Reggio e Parma, oltre che alle piazze di Rimini, Asti e Trani.
Una organizzazione composta da dieci persone, di nazionalità italiana ed albanese, riceveva la materia prima dall’Albania e poi la tagliava nel casolare per immetterla sul mercato dello spaccio.
Un giro d’affari di oltre 20 milioni di euro, pari a 60 chili di eroina purissima che, raffinata, veniva trasformata in dosi per circa 480 chili. L’attività è stata stroncata da un’operazione dei carabinieri di Parma che hanno fatto scattare le manette i dieci componenti dell’organizzazione.
L’indagine era scattata nell’ottobre 2013 a seguito del sequestro di 100 chili di sostanza da taglio, poi i carabinieri sono risaliti all’intera filiera del traffico di stupefacenti. Sabato scorso sono stati fatti gli ultimi arresti.