Rissa sul pullman: volano pugni e bottiglie

Intervengono i carabinieri per riportare l’ordine

Un autobus Seta a Reggio

Un autobus Seta a Reggio

Reggio Emilia, 21 agosto 2015 - Rissa tra immigrati sulla corriera di Seta: intervengono i carabinieri per riportare l’ordine. E’ successo ieri pomeriggio su un pullman della linea che collega Reggio a Castelnovo Monti. Una rissa che ha creato parecchio allarme tra gli altri utenti del mezzo pubblico, che a un certo punto hanno chiesto di scendere dal mezzo.

A quanto è stato possibile ricostruire, il mezzo di Seta era partito nel primo pomeriggio da Castelnovo Monti e doveva arrivare in piazzale Europa a Reggio intorno alle 14,30. Nel pullman erano presenti una trentina di persone, diverse delle quali si stavano recando nel capoluogo per lavorare.

A un certo punto un gruppo di immigrati di origine africana ha cominciato a discutere. Il diverbio è diventato sempre più animato, tanto da allarmare gli altri passeggeri e il conducente. Pare che l’autista abbia invitato gli immigrati a limitare le intemperanze, ma senza risultato.

Il diverbio, nel breve volgere di pochi minuti, è diventato violento: stando a quanto racconta un testimone, sarebbero iniziati a volare pugni e uno degli immigrati avrebbe tirato all’altro una bottiglia di birra. Insomma una situazione preoccupante. L’autista ha stoppato il bus all’altezza di Rivalta per invitare i litiganti a scendere.

Richiesta assolutamente vana: a scendere sono stati tutti gli altri occupanti, spaventati da quanto stava accadendo. Sul posto sono arrivati i carabinieri, che sono riusciti in breve tempo a sedare la rissa. I due immigrati protagonisti del diverbio, due nigeriani in regola con i documenti di soggiorno, sono stati identificati e sono passibili di querela.

Pare che all’origine dello scontro ci sia una diversità di vedute su una piccola cifra raccolta da uno dei due immigrati attraverso l’elemosina. Futili motivi, dunque, come causa scatenante di un episodio che ha molto allarmato i passeggeri del pullman.

s.r.