Mercoledì 24 Aprile 2024

Regione, Bonaccini nuovo presidente. Affluenza a picco. Sette reggiani in consiglio. Il Pd ha perso quasi 50mila voti

In provincia ha votato il 35,99%: solo a Parma e Rimini si è votato di meno. Bonaccini ha ottenuto a Reggio il risultato migliore. Tiene il Pd, exploit Lega, male Forza Italia. Rossi e Mori, record di preferenze: con loro in consiglio Soncini, Prodi (tutti Pd), Torri (Sel), Delmonte (Lega) e Sassi (5 Stelle). Ecco tutti i nuovi consiglieri TUTTE LE PREFERENZE SPECIALE ELEZIONI Tutti i dati di affluenza e risultati

Stefano Bonaccini sorride dopo la vittoria alle elezioni regionali (FotoSchicchi)

Stefano Bonaccini sorride dopo la vittoria alle elezioni regionali (FotoSchicchi)

Reggio Emilia, 24 novembre 2014 – Stefano Bonaccini, Pd, è il nuovo governatore dell'Emilia Romagna. Ma la sua è una vittoria a metà in un'elezione regionale che ha visto un crollo epocale dell'affluenza: in provincia di Reggio ha votato appena il 35,99% degli elettori, quasi la metà rispetto alle Regionali del 2010. Sono mancati all'appello 132mila elettori: rispetto a 4 anni fa il Pd ha perso quasi 50mila voti: da 115.103 siamo passati a 67.461. Un fatto storico per Reggio, mai accaduto. Il crollo di votanti in Emilia Romagna riguarda tutte le province. I dati definitivi dicono che solo Ravenna (41,30%), e Bologna (40,17%), sono oltre il 40%. Seguono Modena (38,92%), Ferrara (37,38%), Forlì-Cesena (36,93%), Piacenza (36,29%), Reggio Emilia (35,98%), Parma (34,03%). Ultima Rimini, dove ha votato appena il 33,45% degli aventi diritto. In consiglio regionale secondo i primni calcoli dovrebbero approdare sette reggiani: Andrea Rossi, Roberta Mori, Ottavia Soncini, Silvia Prodi (Pd), Yuri Torri (Sel), Gabriele Delmo nte (Lega nord) e Gian Luca Sassi (5 Stelle).

Bonaccini a Reggio peraltro ha ottenuto molto più della media regionale (49,05%) vincendo con il 55,77%, il risultato migliore rispetto ad ogni altra provincia emiliana, compresa la sua Modena. Exploit del candidato leghista Alan Fabbri con il 23,42%. La grillina Gibertoni ha riportato il 13,96%, Quintavalla il 4,12%, Rondoni il 2.45%, Mazzanti lo 0,28%.

Per quanto riguarda i partiti, sempre a livello provinciale, il Pd 50,6% ben sopra il dato del 2010. Exploit della Lega con il 15.53%. I grillini al 13.84. Crolla Forza Italia al 6.34. Bonaccini ha preso qualcosa in meno delle liste che lo sostenevano.

Le preferenze

Per quanto riguarda le preferenze, il recordman è l'ex sindaco di Casalgrande, il renziano Andrea Rossi con 8.747. Nel Pd è seguito dall'altro ex sindaco Roberta Mori con 7.564. Al terz posto una new entry, Ottavia Soncini con 6.150. Poi la nipote di Romano Prodi, Silvia, con 4.792. Rossi e Mori dovrebbero entrare senz'altro in consiglio regionale. Negli altri partiti Giuseppe Pagliani di Forza Italia ha riportato 2.634 preferenze. Al secondo posto tra gli azzurri l'ex sindaco di Guastalla, Giorgio Benaglia con appena 215 (nessuno entra in consiglio regionale). Nella Lega il più votato è stato Gabriele Delmonte con 786. Matteo  Riva (Centro democratico), indagato nella vicenda dei rimborsi, appena 187 voti.

Il nuovo consiglio regionale

Se Il Partito Democratico, per affluenza e percentuali, non ha ottenuto un risultato politicamente entusiasmante alle elezioni regionali in Emilia-Romagna, ha comunque raggiunto un effetto significativo: con 29 consiglieri (più il presidente Stefano Bonaccini) eletti su 50 avrà la maggioranza assoluta nella nuova assemblea legislativa ed avrà a che fare con un’opposizione piuttosto polverizzata. Sel, alleata del Pd, entra in consiglio con due esponenti. Il gruppo più numeroso sarà quello della Lega Nord che, oltre al candidato Alan Fabbri, porta una pattuglia di otto consiglieri, molti dei quali giovani. Ridotta ai minimi termini invece Forza Italia che ottiene due seggi: vanno al bolognese Galeazzo Bignami e al modenese Enrico Aimi (entrambi ex An) che si aggiungono a Tommaso Foti di Fratelli d’Italia. In pratica nessun esponente proveniente dalla Forza Italia dell’epoca precedente alla nascita del Pdl sarà presente nella nuova assise regionale, visto che anche il Ncd-Udc non ci sarà, non avendo superato lo sbarramento del 3%. Il Movimento 5 Stelle che elegge cinque consiglieri (fra loro la candidata alla presidenza Giulia Gibertoni, eletta nel suo collegio di Modena), tre in più, comunque, delle elezioni del 2010: da Reggio dovrebbe entrare Gian Luca Sassi. Entra, infine, anche un esponente dell’Altra Emilia-Romagna, la lista di sinistra nata dall’esperienza Tsipras: sarà Pier Giovanni Alleva. 

Questi dunque nel dettaglio sono i consiglieri regionali che faranno parte della nuova assemblea legislativa. Partito Democratico: 30. Stefano Bonaccini (presidente); Simonetta Saliera, Giuseppe Paruolo, Stefano Caliandro, Francesca Marchetti, Roberto Poli, Antonio Mumolo (Bologna), Palma Costi, Giuseppe Boschini, Luciana Serri, Luca Sabattini (Modena), Andrea Rossi, Roberta Mori, Ottavia Soncini, Silvia Prodi (Reggio Emilia), Massimo Iotti, Barbara Lori, Alessandro Cardinali (Parma), Paola Gazzolo, Gian Luigi Molinari (Piacenza); Marcella Zappaterra, Paolo Calvano (Ferrara), Manuela Rontini, Gianni Bessi, Mirco Bagnari (Ravenna), Paolo Zoffoli, Valentina Ravaioli, Lia Montalti (Forlì-Cesena), Giorgio Pruccoli, Nadia Rossi (Rimini). Sinistra Ecologia e Libertà: 2. Igor Taruffi (Bologna), Yuri Torri (Reggio Emilia). Lega Nord: 9. Alan Fabbri (candidato presidente), Daniele Marchetti (Bologna), Stefano Bargi (Modena), Gabriele Delmonte (Reggio Emilia), Fabio Rainieri (Parma), Matteo Rancan (Piacenza), Marco Pettazzoni (Ferrara), Andrea Liverani (Ravenna), Massimo Pompignoli (Rimini). Forza Italia: 2. Galeazzo Bignami (Bologna), Enrico Aimi (Modena). Fratelli d’Italia: 1. Tommaso Foti (Piacenza). Movimento 5 Stelle: 5. Giulia Gibertoni (Modena), Silvia Piccinini (Bologna), Gian Luca Sassi (Reggio Emilia), Andrea Bertani (Forlì-Cesena), Raffaella Sensoli (Rimini). Altra Emilia Romagna: 1. Pier Giovanni Alleva (Bologna).  

LA CRONACA DELLA GIORNATA DI IERI