Mostre: intervista doppia giocando con l’arte

Sonia Possentini e Giacomo Cossio a confronto. Gita fuoriporta a Milano, nel magico mondo di Chagall

Sonia Possentini e Giacomo Cossio protagonisti di ’InContemporanea’

Sonia Possentini e Giacomo Cossio protagonisti di ’InContemporanea’

Reggio Emilia, 17 ottobre 2014 - Una sfida, che hanno saputo raccogliere e rilanciare all'altro, ognuno con i propri mezzi espressivi. Questa è l'intervista doppia che vede protagonisti gli artisti Sonia Possentini e Giacomo Cossio, con la quale cominciamo la nostra rubrica delle mostre di questa settimana. Un modo per andare alla scoperta dell'universo artistico di entrambi, giocando con l'arte. Di seguito, la audio-videoinstallazione sulla strage di piazza della Loggia, che trova posto nella chiesa di San Carlo a Reggio, e una merenda d'artista domenica 19 ottobre. La nostra gita fuori porta, invece, ci porta dentro il meraviglioso mondo del genio Marc Chagall. E alla fine del percorso, non sarete ancora sazi.

IN CONTEMPORANEA, SONIA E GIACOMO. “L'innocenza delle cose” e “L'ultima ruota del carro” sono i titoli della mostra di Sonia Maria Luce Possentini alla galleria De' Bonis in viale dei Mille e di Giacomo Cossio alla Bonioni di corso Garibaldi. I due artisti sono al centro di 'InContemporanea', rassegna che unisce sette gallerie di Reggio, partita alla grande due settimane fa. Oggi alle 19 la de’ Bonis proporrà un incontro con Sonia (nata a Canossa), mentre domani alle 17 alla Bonioni Arte si terrà l’inaugurazione della personale di Giacomo (Parma, 1974), a cura di Chiara Canali e Niccolò Bonechi. In esposizione, una ventina di opere a tecnica mista e collage su tavola, oltre ad alcune sculture polimateriche. Sonia e Giacomo, due artisti veri, così diversi. Sonia, anche nel nome (Maria luce) indica purezza. Oltre che nelle opere, che la esprimono nel bianco, nella luce chiarissima, nei soggetti angelici. Giacomo rappresenta due mondi che si incontrano. Quello delle macchine, concreto, industriale, e del gioco.

Perché ha scelto quella cifra stilistica? Sonia Maria Luce Possentini: Ci nasco, credo. Giacomo Cossio: Questa cifra nasce dopo tante sperimentazioni e non è ancora definitiva.

Dove è nato e cresciuto? S. Sono nata e cresciuta a Canossa. Lavoro nel mio giardino “bianco” a Pigneto sul Secchia e sono in pace col mondo. G. Sono nato a Parma, ho studiato a Ferrara, lavoro in uno studio alla periferia di Parma.

Che cosa spera che il visitatore trovi nella sua mostra? S. Se stesso, almeno in parte. G. Un lavoro onesto. Un bambino che prova a giocare.

Sonia, ha a disposizione tre colori, rosso-giallo-blu e una tecnica mista, ma non il disegno né l'olio. Che soggetto sceglie? S. Come non amo il blu e il giallo e come amo il rosso… che fare? Li mescolo assolutamente e di spatola e faccio un caco!

Giacomo, ha solo il bianco e il grigio chiaro. Non ha vernici, tempere o olii, né legno, metallo o altri materiali, ma solo matita. Come si esprime? G. Forse farei un lavoro a riga e squadra. Un progetto di architettura.

Che cosa sono il bene e il male e come li dipingerebbe? S. Sono entrambi affascinanti: come li dipingerei? Come li vedete nel mio lavoro. G. Come un autoritratto, perché dentro di me c’è tutto, bene e male.

Che cos'è l'amore e come lo dipingerebbe? S. L’amore è una pagina bianca. Una goccia di nero e di rosso ad acquerello. G. L’amore è dono. Farei il ritratto di mia moglie o mio figlio.

EX CHIESA DI SAN CARLO. Ombrelli rovesciati che diventano schermi: ribaltati e sospesi come la bomba, 40 anni fa, capovolse il tempo e lo spazio. In San Carlo, inaugurazione sabato 18 ottobre alle 18, va in mostra un progetto legato all’opera “Il sogno di una cosa” in scena a Reggio Emilia per il Festival Aperto. Era una giornata di pioggia e Piazza della Loggia a Brescia, quel 28 maggio 1974,  - giorno della strage -  era un mare di ombrelli. Dal 18 ottobre al 2 novembre prossimo, a Reggio Emilia, nella chiesa di San Carlo, tanti ombrelli capovolti al soffitto saranno schermi di proiezione. Per guardare si sarà obbligati ad alzare lo sguardo verso l’alto, uno sguardo scomodo che invita alla riflessione. L’installazione Sogni Capovolti anticipa lo spettacolo Il sogno di una cosa – in scena al Teatro Valli il 31 ottobre e 2 novembre. Gli studenti del corso di Video Design dello IED – Istituto Europeo di Design, coordinati dai docenti Davide Sgalippa, Paolo Ranieri e Paolo Solcia hanno sviluppato il progetto di tesi che accompagnerà l’opera: un’installazione multimediale, per cui hanno raccolto immagini del passato ritrovate in archivi come l’AAMOD Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico di Roma, l’Associazione Home Movies di Bologna e la Fondazione Luigi Micheletti di Brescia, ma anche documentato il presente nei volti e nei luoghi della Brescia di oggi. Orari: martedì, mercoledì e venerdì ore 18.30 - 21.30 sabato ore 10-13 / 18.30 - 21.30 domenica ore 10-13. Ingresso libero.

BIBLIOTECA PANIZZI. “Questa mostra per i reggiani sarà una grande sorpresa”. Giordano Gasparini direttore della Biblioteca sta parlando dell'evento espositivo “La biblioteca la città” (ingresso libero), che ha aperto i battenti sabato 11 ottobre. In occasione dei 150 anni dalla riapertura al pubblico dell'istituzione, nel 1864, i visitatori potranno ammirare Palazzo San Giorgio e i protagonisti di un tempio delle lettere che registra all'anno 730mila prestiti e oscilla fra le 1500-1800 visite quotidiane. Fra queste, sappiamo esservi molti giovani ricercatori stranieri. Un'occasione per  ripercorrere la lunga vita della sede dal 1701 quando la fondarono i Gesuiti per istruire le classi abbienti, fino ai giorni nostri.

MERENDE D'ARTISTA – Angelo Massaro. Domenica 19 ottobre alle 18,30 in vicolo Braghiroli, entrata asilo S. Teresa, si terrà il nuovo appuntamento di Merende d’Artista. Questa volta andremo alla scoperta di Angelo Massaro, delle sue istallazioni e della sua arte. L’artista si trasformerà nella “merenda”, pronto per darsi in pasto a tutti i curiosi avventori, in un'iniziativa completamente gratuita. L'informalità di un luogo privato, un buon bicchiere di vino e una piccola urna in cui depositare le domande sono la perfetta cornice per un insolito e attivo modo di affrontare l'arte con uno sguardo laterale. Massaro è uno degli ultimi arrivati del condominio degli artisti di via dei due Gobbi. La sua ricerca si muove attraverso insoliti materiali feccia e vinaccia di lambrusco e involucri ninfali di cicala, polvere di pietra e oggetti poveri riciclati.

MARC CHAGALL A MILANO. In mostra a Palazzo Reale fino al 1° febbraio 2015 un'ampia retrospettiva dedicata a Marc Chagall, che propone circa 220 dipinti provenienti dai maggiori musei di tutto il mondo e da importanti collezioni private ma anche - ed è una rarità per Chagall - dalle collezioni private dei suoi eredi le quali sono ancora inedite per lo più. Il progetto si articola in sezioni che rispecchiano la cronologia dell'esperienza di Chagall nella pittura: il periodo in Russia con i primi dipinti realizzati a Vitebsk e a San Pietroburgo; il passaggio in Francia a Parigi con il contatto con il cubismo, il fauvismo e il simbolismo; il ritorno in madrepatria fino al 1921 quando assunse incarichi ufficiali per il governo sovietico e fondò una scuola d'arte e il Museo di arte moderna di Vitebsk; il secondo passaggio in Francia nel 1923 fino all'esilio prima della Seconda Guerra Mondiale negli Stati Uniti d'America; la decisione di rientrare in Francia per stabilirsi in Costa Azzurra. Orari: lunedì dalle 14.30 alle 19.30; da martedì a domenica dalle 9.30 alle 19.30. Giovedì e sabato apertura prolungata fino alle 22.30. Sito web: Chagall a Milano