Convegno verso l'Expo 2015 (foto Artioli)
Scandiano (Reggio Emilia), 24 ottobre 2014 - La sfida dell’Expo, come le eccellenze del nostro territorio potranno sfruttarla, le strategie legate all’innovazione e il ruolo di banche e associazioni nella società del futuro. È attorno a questi cardini che, nel pomeriggio di ieri, si è svolto l’incontro promosso da Qn-Il Resto del Carlino 'Dall’Expo alle Smart Communities: le eccellenze dell’Emilia Romagna – Il territorio di Reggio Emilia verso un’innovazione sostenibile' (FOTO), nel salone d’onore della Rocca dei Boiardo a Scandiano.
Dopo i saluti istituzionali di Alessio Mammi, sindaco di Scandiano, Ugo Margini, presidente regionale Confcommercio-Imprese per l’Italia («senza accesso al credito non si fa innovazione, i Confidi sono uno strumento indispensabile in questo senso») e Donatella Prampolini, presidente Confcommercio-Imprese per l’Italia Ascom Reggio («non dobbiamo essere provinciali e non possiamo perdere l’occasione di sfruttare la porta Mediopadana per l’Expo»), il dibattito è entrato nel vivo.
Vea Vecchi di Reggio Children ha parlato della grande esperienza del ‘Reggio Approach’ nel mondo e del suggestivo stand che sarà presente nei saloni di Milano, il prossimo anno; Alessandro Grande (direttore Confcommercio-Imprese per l’Italia Ascom Reggio) ha insistito sul concetto di «sburocratizzazione»; Edoardo Bacis (direttore generale Carisbo-Gruppo Intesa Sanpaolo) ha poi spiegato che «le banche possono essere una guida per le imprese italiane all’estero e noi saremo official global partner di Expo per offrire una vetrina e spiegare i nostri prodotti; sarà presente il nostro stand, l’unico a non essere quello di un Paese».
E ancora, Stefano Landi (industriale e presidente Camera di Commercio di Reggio) che ha chiarito i concetti di innovazione e internazionalizzazione. Dalle parole ai fatti, con l’esperienza di Davide Massarini, titolare di Casabella - Un mondo di giocattoli di Scandiano («le tasse devono essere uguali da Norimberga a Scandiano, altrimenti non saremo mai Europa»). Stimolante l’esperienza di Marcello Mattioli, ceo di Crovi Consulting che ha lanciato il suo appello per promuovere la piattaforma Essere Emiliano.