Il sindaco di Casalgrande nuota in piscina e gli rubano le mutande

Singolare furto subito da Alberto Vaccari che rivela la disavventura su Facebook

Il sindaco di Casalgrande Alberto Vaccari

Il sindaco di Casalgrande Alberto Vaccari

Casalgrande (Reggio Emilia), 16 aprile 2015 - Il re è nudo. Volendo scherzare si potrebbe intitolare così la buffa disavventura capitata ad Alberto Vaccari, primo cittadino di Casalgrande. Una citazione presa in prestito dalla fiaba di Hendersen «I vestiti nuovi dell'imperatore». E non è casuale. Capita infatti anche ai sindaci, gli imperatori di oggi nel loro piccolo, di restare 'nudi', senza che nessuno se ne accorga. In questo caso, invece, il riferimento è letterale, dato che hanno rubato... le mutande al sindaco Vaccari. Non è una favola romanzata, ma la realtà. È successo martedì mattina in una piscina di Sassuolo. Vaccari, amante dello sport e che nei momenti liberi si concede maratone e lunghi percorsi in bicicletta, si alza all'alba per andare a nuotare prima di andarsi a sedere sulla poltrona del municipio del paese che amministra da quasi un anno. Mezzora di vasche e poi di corsa negli spogliatoi per poter essere in ufficio alle 8,30. Ma dopo la doccia, non trova più le mutande. Scomparse. Nel suo borsone, da cui non manca null'altro, non ci sono.

Il re è nudo o quasi. Vaccari è una persona ironica e soprattutto autoironica; durante le primarie Pd per eleggere il candidato sindaco, ad un incontro col pubblico non si vergognò a svelare il suo soprannome dato dagli amici: 'Johnny Braciola', da buon amante delle grigliate. Oppure quando scherzò su un'ordinanza emessa, come prevedono le normative igieniche, contro un gatto che aveva morsicato la vicina della padrona: «Ho arrestato il micio e l'ho messo ai domiciliari», disse.

E pure sulle mutande ci scherza su, scrivendolo addirittura sulla sua pagina Facebook. «Non è la prima volta che subisco un furto. Ed è accaduto anche per importi ben più pesanti. Quello che non capisco è cosa mai ci farai con le mutande che mi hai rubato dallo spogliatoio...», ha scritto rivolgendosi al ladro di mutande. Anzi, di slip per la precisione. I commenti si sprecano. «Le mutande di un sindaco sono un pezzo pregiato. Hai delle fan feticiste...», gli scrivono. Effettivamente è roba da fan sfegatati. Un anno fa a Sidney due ragazzine riuscirono a intrufolarsi nella camera d'albergo della boy band One Direction e rubarono un paio di boxer dei loro idoli. Ma il sindaco Vaccari non si è comunque fatto trovare impreparato: «Ho risolto lo stesso – ci confida divertito –. Avevo un costume di scorta nel borsone che non hanno rubato e sono andato a lavoro». E così il re tornò vestito a lavoro. Puntuale. E con un sorriso d'autoironia che di questi tempi in cui tutti si prendono (troppo) sul serio, è davvero una virtù.