Spese pazze, a Filippi contestati 400 scontrini

Tra le spese dell’ex consigliere regionale del Pdl: un rasoio elettrico, soggiorni in bungalow in Toscana e spuntini in quota nei giorni di Capodanno

Fabio Filippi

Fabio Filippi

Reggio Emilia, 3 maggio 2016 - Si va dall’acquisto di abbigliamento indicati come «spese di rappresentanza», a pasti in rifugi del Trentino proprio sotto Capodanno per incontri con dirigenti e simpatizzanti del Pdl.

Sono dodici le pagine fitte fitte di rimborsi contestati all’ex consigliere regionale del Pdl Fabio Filippi presenti nell’avviso di conclusione indagini. Dodici pagine riassunte all’inizio in tredici capitoli di spesa pari a un totale di rimborsi contestato di 94.241,77 euro che vanno da novembre 2008 a maggio 2010.

La parte del leone la fanno le spese di trasporto (42.109 euro), di cui il 98% è rappresentato dai movimenti con l’auto privata. Seguono le spese di ristorazione (24.883 euro); tipografia e stampe (8.654); spese di rappresentanza (5.825) e i valori bollati (5.406).

Sono oltre 400 gli scontrini contestati nell’indagine della procura di Bologna da cui emergono curiosi rimborsi. Salta all’occhio, per esempio, l’acquisto all’Antica macelleria Bonini di Casina per 28 euro giustificate come «spese di rappresentanza» il 23 dicembre 2008 o l’acquisto del giorno successivo di un rasoio elettrico all’Unieuro di Reggio, per 119 euro, considerata sempre «spese di rappresentanza».

Vengono contestati al consigliere regionale anche pasti ‘sospetti’ in Trentino tra il 2 e il 3 gennaio 2009. Filippi, infatti, si è fatto rimborsare due pasti al rifugio Solander a Commezzadura per «incontro con dirigente Pdl» e il giorno successivo di tre pasti al rifugio Orso Bruno, nella vicina Malè, per «incontro con simpatizzanti del Pdl».

I due rifugi si trovano entrambi nella val di Sole, lungo le piste da sci del comprensorio delle Dolomiti, poco distanti da Madonna di Campiglio. Considerando anche il periodo ‘festivo’, agli inquirenti è sembrato piuttosto naturale ritenere quantomeno ‘sospetti’ quei rimborsi, seppure per cifre modeste, che non arrivano ai 50 euro.

Sfogliando ancora tra gli scontrini, compaiono quelli di rimborso per la missione a Cutro a maggio 2009, con 1.586 euro di spese di viaggio in auto, 185 euro per nove pasti e altri 150 euro sempre per nove persone giustificati con «missione Cutro, festa del Crocifisso, incontro con simpatizzanti».

A fine giugno c’è un viaggio a Orbetello a destare qualche perplessità, con rimborsi per due giorni in un bungalow per «incontro con esponenti locali del Pdl di Orbetello». E ad agosto 2009 si reca al meeting dei giovani di Comunione e liberazione ma tra le spese compare rimborso per 2mila euro per tre persone «spese vitto e alloggio vacanza della famiglia».

Interessanti anche le altre spese: compaiono profumi, maglie da donna, accessori, scarpe e camicie. Compare anche una spesa da 173 euro in una profumeria a Casina giustificata come «documentazione libri».

E poi ci sono ricariche telefoniche: tre da 50 euro sul numero intestato alla figlia.

Non mancano nemmeno le spese per cene, banchetti e incontri con vari esponenti del Pdl: Filippi ha ottenuto 3.520 euro per pagare 160 pasti per i «pranzo di Natale del Pdl Reggio Emilia» nel 2008 e 172 per un più modesto «pranzo natalizio Pdl (gruppo regionale)» per sole dieci persone.