Andrea Gherpelli: "Ecco l’arte di essere imperfetti"

Il noto attore sarà con un workshop al Piccolo Orologio

Andrea Gherpelli nella fiction su Giorgio Ambrosoli

Andrea Gherpelli nella fiction su Giorgio Ambrosoli

Reggio Emilia, 21 novembre 2016 - "Imperfection act": ovvero l’esperienza che Andrea Gherpelli vuole riportare da dove è partito e condividerla con chi si sta avviando a calcare parlcoscenici e set. Teatro, cinema, fiction televisiva, docu-fiction, video web, corti: è lungo e prestigioso il curriculum vitae che l’attore correggese ha messo insieme nei suoi primi quarantuno anni. Sabato 26 e domenica 27 novembre sarà al teatro Piccolo Orologio con un workshop aperto ad attori, cantanti, danzatori, performer e artisti di ogni genere.

Gherpelli, perché l’esigenza di vestire i panni dell’insegnante?

«Voglio passare agli altri quello che ho imparato e soprattutto scoperto in anni di studio e di lavoro. Credo sia arrivato il momento di riportare a casa un bagaglio che ho riempito nel corso degli anni. Come attore e come uomo. Voglio mettere a disposizione degli altri la mia esperienza».

Che cosa contiene questo bagaglio?

«Intanto la consapevolezza che se è possibile imparare a recitare, non è però così facile insegnare il mestiere dell’attore. Poi che i maestri non si trovano solo nelle aule ma ovunque. Nella vita. In tutto quello che ci circonda.Tutti e tutto possono insegnare qualcosa, essere sorgente di emozioni: ciò che sta alla base del lavoro di artista».

Anche i difetti sono quindi importanti.

«Assolutamente sì. Crescere è un percorso quotidiano e nessun cammino artistico può essere disgiunto da quello personale. Non esiste solo il talento ma anche le caretteristiche personali, che ci rendono unici. Quindi anche i difetti, sui quali si può lavorare fino a farli diventare la propria cifra. Una ricchezza importante per un artista. E per difetti non intendo soltanto quelli legati al carattere o all’emotività. Le imperfezioni fisiche sono altrettanto una risorsa».

Perché al Piccolo Orologio?

«Perché è il luogo ideale per tornare a casa e condividere. Il gruppo dei Mamimò è formato da professionisti che hanno studiato e lavorato nel mondo, ma che non hanno rinunciato alle proprie radici. Come me. Io spero che questo laboratorio sia il primo di una serie».

A che cosa sta lavorando?

«Sono sul set di un cortometraggio che sto girando insieme a Giorgio Pasotti».

Per info e iscrizioni al workshop: iamgherp@gmail.com oppure scuola@mamimo.it