Grissin Bon, Gentile: "Vado a Reggio". Milano dice no

Alessandro voleva a tutti i costi il biancorosso, ma l’Armani non poteva rinforzare una concorrente

Alessandro Gentile

Alessandro Gentile

Reggio Emilia, 7 dicembre 2016 - A un passo dal trasferimento dell’anno. Nella nottata tra lunedì e martedì, la Pallacanestro Reggiana è stata molto vicina ad inserire nel roster il big Alessandro Gentile. A bloccare il tutto però, sul modello di chi, ai matrimoni, alla fatidica esortazione «chi si oppone a questa unione parli ora o taccia per sempre!», è stata l’Olimpia Milano, squadra in cui Gentile milita da sei stagioni. Tutto è nato perchè il giocatore, a lungo bandiera e leader carismatico dell’Armani, ma quest’anno privato, non senza polemiche, del ruolo di capitano, nel pomeriggio di lunedì, in un comunicato congiunto con la società meneghina, aveva annunciato la separazione dal club. Non un divorzio formale, perchè l’atleta resta sotto contratto con l’Armani fino a giugno 2018, ma la libertà di finire la stagione in un’altra squadra. In seguito a questo gli eventi hanno preso un’improvvisa accelerazione. Mentre i siti di basket di tutta Europa davano Gentile in procinto di accasarsi a team di Eurolega quali Bamberg, Panathinaikos o Barcellona, il 23enne casertano manifestava al suo entourage, dopo averne parlato in famiglia, specialmente con papà Nando (in tribuna al PalaBigi per il match giocato dall’altro figlio, Stefano contro Capo d’Orlando) il desiderio di indossare la canotta della Grissin Bon. Che individuava come sistemazione ideale per terminare l’annata, dopo il tribolato avvio con l’Olimpia nel quale ha faticato fin dall’inizio a trovare la giusta alchimia con il gruppo e, soprattutto, con il coach Jasmin Repesa. Un’intenzione, quella del campione azzurro, riaffermata poi, stando ai rumors, anche in un lungo colloquio avuto da Nando Gentile col patron del sodalizio di via Martiri della Bettola, Stefano Landi, al ristorante Paprika, abituale luogo di ritrovo dello staff della Pallacanestro Reggiana dopo le partite.

A tarda notte sarebbe arrivato, una volta soppesati gli indubbi vantaggi dell’operazione, e i possibili difetti, legati al carattere del giocatore, non facilissimo da gestire, il via libera anche da parte dello staff tecnico biancorosso; ad accogliere Gentile e il suo sconfinato talento, valutati anche i pro e contro tecnici della questione. Essendo fondamentalmente un all-around, in grado di giocare almeno in quattro ruoli, il cestista, di cui gli Houston Rockets, in Nba, hanno acquisito i diritti in vista di un possibile futuro ingaggio, avrebbe potuto inserirsi bene nel mosaico biancorosso. Tanto più che si era detto disposto ad arrivare a Reggio con la disposizione d’animo adatta alle particolari caratteristiche, anche umane, del gruppo reggiano. Nell’animo di Alessandro c’era poi la grande gioia di poter giocare insieme al fratello Stefano

Tuttavia una trattativa, di fatto, non è mai potuta iniziare, perchè il management dell’Olimpia Milano che, giova ricordarlo, mantiene i diritti sull’atleta fino all’estate del 2018 e ne paga il cospicuo ingaggio (oltre un milione di euro a stagione) ha posto una sorta di ultimatum all’atleta: «Vai dove vuoi, ma non in Italia e soprattutto alla Pallacanestro Reggiana». Così, quello che stava per diventare l’acquisto boom della stagione e per il team biancorosso un clamoroso valore aggiunto, è di fatto sfumato