Tragedia della Pietra, "Denny caduto per un selfie". Ma gli amici negano

Ancora da chiarire la dinamica dell’incidente che ha portato alla morte del 18enne Il pm Salvi ha disposto un’autopsia sulla salma

La vittima, Denny Faraboni, avrebbe compiuto 19 anni  in ottobre e viveva a Pieve

La vittima, Denny Faraboni, avrebbe compiuto 19 anni in ottobre e viveva a Pieve

Reggio Emilia, 19 luglio 2016 - Un’unica circostanza, al momento, appare certa, secondo gli investigatori: la morte di Denny Faraboni, 18enne di Reggio precipitato sabato sera dalla Pietra di Bismantova alle 20, poco prima dell’inizio del concerto nel piazzale, sarebbe un incidente, una disgrazia, una tragica fatalità, senza responsabilità riconducibili ad altre persone. Dalla prima ricognizione eseguita dal medico legale sul cadavere del ragazzo poco dopo la caduta non sono emersi i segni di un’aggressione.

Ma su altre circostanze la magistratura vuole vederci chiaro e ha già aperto un fascicolo. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, coordinati dal pm Valentina Salvi, Denny potrebbe essere caduto nel vuoto per 130 metri mentre stava indietreggiando sulla sommità della Pietra per farsi un selfie. Una versione, questa che stride però con quanto raccontato al nostro giornale da Davide Ruggeri, uno degli amici che era sul massiccio insieme a Denny e a un altro ragazzo, Domenico Ciambrone, oltre alla fidanzata del 18enne morto, Gaia Todescato, che però ha raccontato di essere in tenda e di non aver assistito al tragico volo. Avevano piantato le tende e di apprestavano a passare la notte sulla Pietra. «Per raggiungere la roccia e fare le foto – ha detto Ruggeri al Carlino – Denny si è appoggiato, per sostenersi, con una mano su un gradino di sasso di 20-30 centimetri, e poi con un piede, ma il piede è scivolato. Denny ha perso l’equilibrio, si è girato ed è scivolato nello strapiombo. Mentre scivolava, è riuscito a voltarsi verso di me, ho sentito un ‘Oh’, come se mi chiamasse e ha fatto un gesto: sembrava che mi tendesse la mano, poi è caduto giù».

Abbiamo interpellato anche Ciambrone, che ci ha scritto queste parole: «Ho fornito la mia testimonianza ai carabinieri e la mia versione è uguale a quella di Davide perché l’incidente è stato del tutto accidentale». Chiediamo se abbia visto Denny farsi un selfie: «Sì sì– scrive Ciambrone – lui voleva fare una foto al posto appena arrivati. Subito dopo aver sistemato le tende è scivolato dalla Pietra perché si è dato una leggera spinta ma purtroppo perdendo l’equilibrio». Chiediamo se il ragazzo avesse il paesaggio di fronte o alle spalle nel momento in cui è caduto, ma su quest’ultimo particolare non ci è stata data risposta.

Il pm Salvi ha inoltre deciso di disporre l’autopsia che si terrà domani all’istituto di Medicina legale del Policlinico di Modena. L’esame verificherà se Faraboni possa aver fatto uso di sostanze prima della morte e dunque potesse essere annebbiato.