«Tresinaro soffocato da baracche abusive. E nessuno interviene»

Scandiano, 50 denunce inascoltate da anni Guarda le immagini del sopralluogo

IL SOPRALLUOGO  Giorgio Taroni (a sinistra, ex guardia ecologica di Legambiente) e Massimo Bassi, consigliere del M5s, mentre indica lo scempio lungo le rive del Tresinaro

IL SOPRALLUOGO Giorgio Taroni (a sinistra, ex guardia ecologica di Legambiente) e Massimo Bassi, consigliere del M5s, mentre indica lo scempio lungo le rive del Tresinaro

Scandiano (Reggio Emilia), 3 maggio 2015 - ORTI, vigne e baracche abusive. Con prelievo d’acqua dal torrente illegale e lamiere che potrebbero essere di amianto. È lo scempio che si nota lungo le rive del Tresinaro a Scandiano, nascoste talvolta lungo l’erba alta o in mezzo alla vegetazione. A denunciarlo è il Movimento 5Stelle, supportato da Giorgio Taroni (ex guardia ecologica di Legambiente) che ci ha accompagnato in un tour mostrando la situazione.

La prima tappa è Iano. Vicino al circolo Al Ponte e al centro sportivo. Lungo la strada sterrata queste baracche recintate spuntano come villette a schiera. Ferri arrugginiti, carriole, lastre che sembrano di eternit e cisterne che preleverebbero acqua direttamente dal Tresinaro. E pure lungo Ca’ de Caroli la situazione è identica.

«Sono tutte abusive – spiega Taroni – Queste aree sono appartenenti al Demanio e non credo proprio che concedano pezzi di terreno lungo il torrente... In nessun modo possono essere legali o in regola». Il problema è stato segnalato anni fa all’Amministrazione. «Nel 2010 il presidente di Legambiente Massimo Becchi – continua l’ex guardia ecologica scandianese ora in pensione – denunciò che Scandiano era l’unico Comune della provincia che non raccoglieva le segnalazioni di casi di abusivismo, in particolare orti e baracche. Solo io ne ho segnalate una cinquantina, con tanto di nomi e cognomi. Tutte protocollate. Ma da allora non è cambiato nulla. L’allora assessore all’ambiente Pedroni sapeva, ma non ha fatto nulla».

La questione è stata risollevata a cinque anni di distanza dal consigliere grillino Massimo Bassi. «Nel consiglio dell’Unione Tresinaro Secchia tempo fa si è parlato della sicurezza del territorio. Ho portato all’attenzione il problema, ma nessuno, compreso il sindaco Alessio Mammi e il presidente dell’Unione, Alberto Vaccari, ha dato risposta. Come mai non hanno mai adottato le contromisure o fatto partire delle sanzioni se conoscono il problema da anni?».

Ci spostiamo a Pratissolo, ultima tappa del mini-tour. E la sostanza non muta. Anzi. Qui è ancora più lampante e «scandaloso». A pochi passi dai leciti orti comunali (spazi dove chiunque può coltivare il proprio spicchio di terra legalmente, pagando un canone al Comune), ci sono quelli abusivi. Anche qui, lamiere, baracche e cisterne. Così, i 5Stelle lanciano l’ultimatum: «Il sindaco Mammi o dice che tutto questo non è abusivo prendendosi le sue responsabilità, oppure il prossimo passo sarà in Procura per un esposto».