Trovato morto in casa dall'ex moglie

La polizia scientifica è intervenuta ieri a Pieve, in via Rabitti. La porta era aperta: si indaga

La casa di via Rabitti a Pieve

La casa di via Rabitti a Pieve

Reggio Emilia, 17 settembre 2014 - Il cadavere di un uomo di 73 anni è stato trovato nel primo pomeriggio di ieri in un’abitazione di Pieve Modolena. E ora, su quel decesso, indaga la magistratura. A fare la macabra scoperta è stata l’ex moglie. Lui, il pensionato Bruno Buzzi, non rispondeva più ai messaggi che erano soliti scambiarsi sul telefonino. Era passata l’ora di pranzo, ma non le dava cenni dalla mattina: un comportamento insolito per i buoni rapporti che i due avevano mantenuto. Di solito, infatti, si sentivano con regolarità. Per questo, poco dopo le 14 di ieri, la donna ha deciso di andare a controllare direttamente a casa sua.

Quando è arrivata al civico 3 di via Rabitti (una laterale di via Fratelli Cervi, appena dopo la stazione del metano), però, ha subito capito che qualcosa di strano era accaduto: la porta di casa era aperta, il tavolo della stanza a piano terra in cui l’uomo aveva allestito una piccola falegnameria per il fai da te era sottosopra. Poi, una volta salite le scale, lo ha trovato morto, riverso supino, nella sua stanza da letto. Così, sconvolta, ha allertato il 113. Sul posto, oltre agli agenti della polizia, sono subito intervenuti anche i sanitari del 118 con un’ambulanze e un’automedica.

Ma per il 73enne non c’era già più niente da fare: non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. La Scientifica, invece, ha cominciato a effettuare i rilievi all’interno dell’appartamento. Stando alle prime ricostruzioni, però, sul corpo non ci sarebbero segni di violenza né di colluttazione. Tutti gli effetti personali del pensionato (compreso il denaro in contanti) sono stati trovati al loro posto. Gli inquirenti, dunque, pensano possa trattarsi di una morte naturale. Intanto, però, la salma è stata trasferita all’obitorio di Coviolo, a disposizione del sostituto procuratore di turno, Isabella Chiesi, che deciderà se effettuare ulteriori accertamenti sulla vicenda.