Vetto, nudo in riva all’Enza

La protesta: mancanza di rispetto

Uomo nudo (archivio)

Uomo nudo (archivio)

Vetto (Reggio Emilia), 7 luglio 2015 - Il nudismo è rispetto di sé e degli altri, recita chi si dedica tale pratica. Così non la deve pensare il nudista che domenica a Stabbio di Vetto ha dato bella mostra di sé lasciando anche tracce del suo passaggio. È quanto ci segnala una lettrice. «Mi sono recata in uno dei posti più belli e suggestivi del fiume Enza, nell’alto vettese, con la mia famiglia. Qui giunta, risalendo il fiume, notavo un uomo nudo sulla sessantina intento a prendere il sole che nulla faceva per coprire le sue creanze. Ora, nulla da eccepire sui suoi gusti, ma credo che un po’ di rispetto per chi è di minore età sia necessario, oltre che per la normativa italiana che non consente tale pratica ovunque la si voglia esprimere».

Pare che l’uomo sia comunque stato visto da diverse persone intento per altro a percorre un lungo tratto di fiume. «Quel che è assai peggio – lamenta la lettrice – è che terminata la giornata l’uomo lasciava nel suo bivacco i rifiuti del giorno trascorso a sollazzarsi al sole: la solita bottiglietta di plastica, i quotidiani letti: se questo è il suo naturismo, poteva tranquillamente starsene vestito». In passato si segnalarono casi analoghi più in basso a Currada, sotto la chiesa di Compiano.

g.a.