Reggio Emilia, 5 novembre 2010. "Nadia Macrì è una grande bugiarda, una donna irrequieta, insoddisfatta della vita, che cerca solo pubblicità". Lo dice all’Ansa l’ex marito dopo alcune interviste pubblicate dai quotidiani.

L’uomo vive in Sicilia, dove, con i nonni paterni, che l’hanno avuto in adozione, abita anche il figlio di sei anni, nato dal matrimonio con la ragazza che sostiene di aver avuto rapporti sessuali con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

"Nel 2008, quando la vidi l’ultima volta in tribunale, seppi che stava tentando di entrare a far parte della casa del ‘Grande Fratello’, ma non ci riuscì ed ora forse si sta vendicando. - aggiunge il 30enne - L’ho conosciuta nel 2000 a Parma, in una discoteca dove lei faceva la cubista".

"Io lavoravo come agente di commercio - prosegue - Facemmo amicizia e decidemmo di convivere a Reggio Emilia. Non mi piaceva il suo lavoro in discoteca. Così le aprii un bar con i soldi ricavati dalla vendita dell’appartamento che mio nonno mi aveva lasciato in eredità. Quell’esperienza però durò poco. Nel 2003, vendemmo il bar e acquistammo una profumeria. Mi indebitai fino al collo. Ma non fu una idea felice. Lei non era donna da stare in un negozio. Sette mesi dopo cessò l’attività. Rimase incinta e decidemmo di sposarci".

Secondo l'ex marito Nadia non cercherebbe nemmeno il figlio, si sarebbe dimenticata completamente di lui e non si curerebbe del danno che, a suo dire, ancora oggi gli starebbe arrecando con il clamore delle sue uscite su giornali e tv.

Sempre secondo l'uomo Nadia sarebbe andata in Sicilia una decina di volte, sempre con riluttanza e avrebbe anche maltrattato fisicamente sia lui che il bambino. Lui l'avrebbe denunciata e fatta arrestare e il bambino sarebbe stato dato per due anni e mezzo in affidamento provvisorio a una famiglia di Reggio Emilia, poi ai suoi genitori, definitivamente. Quando chiese il divorzio lei lo avrebbe minacciato dicendogli che gliela avrebbe fatta pagare.