Reggio Emilia, 31 gennaio 2011. Via libera alla Consulta della Famiglia. Il sindaco Graziano Delrio conferma alle associazioni Carlo Bortolani onlus, Genitori si diventa, Movimento per la vita e Associazione nazionale famiglie numerose (che gli hanno inviato una lettera aperta), l’impegno assunto per l’istituzione della Consulta della Famiglia e le politiche per le famiglie.

«Rispetteremo l’impegno in occasione del bilancio – dichiara il sindaco Delrio –. Lo avevo detto e lo farò. È una scelta condivisa, che sia maggioranza sia opposizione ritengono opportuna e che corrobora l’adesione del Comune di Reggio al Forum nazionale delle Famiglie. A maggior ragione lo faremo, visto il perdurare della crisi e visto che il governo ha cancellato i fondi per le famiglie».

Le quattro associazioni hanno chiesto al sindaco «di passare dalle promesse ai fatti, in concomitanza con l’elaborazione del bilancio comunale» per «far nascere in pochi mesi la Consulta della famiglia». La lettera aperta invita «l’amministrazione comunale di Reggio a promuovere in tempi stretti la nascita di una Consulta della famiglia», con le associazioni che chiedono di essere «coinvolte nell’elaborazione delle modalità di funzionamento della Consulta, per darle un ruolo di grande partecipazione e renderla un organismo anche propositivo».

Arriva infine anche una nuova proposta: l’elaborazione di un Manifesto reggiano della famiglia che preveda una serie di impegni e scadenze precise per elaborare proposte concrete da sottoporre al voto del consiglio comunale sui principali temi individuati dal neonato organismo». Oltre a chiedere «che la nascita della Consulta sia preceduta da un’assemblea – stati generali della famiglia – nella quale confrontarsi su regole e progetti». In pratica una richiesta di iniziare subito a lavorare su progetti concreti per le famiglie reggiane. «Ci sono impegni di sindaci e partiti, c’è un richiamo del vescovo, c’è una necessità culturale ed economica che richiede interventi urgenti - scrivono le associazioni reggiane -. Anche se una politica sulla famiglia non può prescindere da misure nazionali (finora in grandissima parte assenti), è urgente lo sviluppo di una politica sempre più incisiva a favore delle famiglie anche a livello locale, dal momento che la crisi economica sta colpendo duramente le famiglie, penalizzando in particolare quelle con figli».

Per l’opposizione arriva il sostegno di Cristian Immovilli, consigliere comunale Pdl: «Vigileremo sul mantenimento della promessa del sindaco, in particolare sui tempi e gli strumenti di realizzazione affinchè dinamiche politiche interne al Pd non ne frantumino o disattendano il senso». Immovilli sottolinea anche «che molto è stato fatto dal governo sul tema delle politiche famigliari, non ultimo la Convention nazionale di Milano che ha posto al centro dell’azione dell’esecutivo la valorizzazione e la difesa della famiglia, come “società naturale” riconosciuta dalla Costituzione, e che ha richiamato il ruolo centrale dei Comune e degli enti locali. La critica del Sindaco è quindi priva di fondamento, anzi ribalta su di lui l’onere della prova e cioè se l’accordo sottoscritto lo scorso mese di maggio del network delle città famiglia è un impegno dell’amministrazione o una mera petizione di principio. Attendiamo con impazienza i fatti».