Reggio Emilia, 3 agosto 2011 -  A lezione di Resistenza, ma anche corsi su agricoltura, ambiente e alimentazione. L'Ufficio scolastico regionale dell'Emilia-Romagna ha firmato un protocollo d'intesa con l'Istituto Cervi, per portare nelle scuole della regione corsi e seminari di formazione curati dall'ente storico-culturale. L'accordo, siglato dal vicedirettore dell'Usr, Stefano Versari, e dalla presidente dell'Istituto Cervi, Rossella Cantoni, mette dunque a disposizione delle scuole "nuove proposte e offerte formative- si legge in una nota dell'Usr- il Cervi si propone di promuovere, realizzare e gestire attivita' scientifiche e culturali nelle materie inerenti la Resistenza, l'agricoltura, il mondo rurale, l'alimentazione e l'ambiente, sotto i profili storico, economico, sociale, giuridico, letterario e artistico".

Negli stessi ambiti, l'istituto Cervi "promuove e conduce ricerche, occupandosi dell'organizzazione di giornate seminariali di formazione, corsi di aggiornamento e proposte culturali volte ad approfondire le tematiche". A questo si
aggiunge la "realizzazione di laboratori didattici finalizzati all'approfondimento della storia del Novecento". L'intesa pero' non piace a Fabio Garagnani, deputato e coordinatore cittadino del Pdl a Bologna, che in una nota parla di
"perplessita'" e "sdegno" per l'accordo siglato tra Usr e istituto Cervi. Il deputato Pdl dice di non capire "quali compiti formativi, didattici ed educativi possa assolvere l'Istituto nelle scuole" e per questo ha presentato un'interrogazione
al Governo sul protocollo d'intesa. Per Garagnani il problema e' "l'estrema politicizzazione che ha caratterizzato l'Istituto Cervi in questi anni, distintosi per una aprioristica e faziosa difesa della Resistenza, finalizzata spesso agli obiettivi politici della sinistra". Per questo il berlusconiano chiede "a studenti e famiglie di indicarmi casi di forzature ideologica e di interferenze politiche". Secondo il deputato Pdl, che richiama la "necessita' di tenere distinta l'autonomia della scuola da organismi territoriali o culturali condizionati da matrici ideologiche o politiche", l'intesa tra Usr e Istituto Cervi "di fatto dimentica quanto avvenuto in Emilia-Romagna fra il 1945 e il 1948, dove in nome della Resistenza migliaia di persone non legate alla sinistra, fra cui molti sacerdoti e laici, furono uccisi in nome di un odio ideologico che caratterizzava l'allora Pci e la sinistra in genere".

Lo stesso Istituto Cervi, infatti, "si e' sempre rifiutato di considerare criticamente le vicende della Resistenza- afferma Garagnani- e ha difeso a spada tratta una concezione delle medesime superata dalla moderna ricerca storica e
soprattutto improntata a concezioni ideologiche". L'intesa con l'Usr, dunque, secondo il deputato Pdl "non favorisce una nuova collaborazione tra scuola e territorio, anzi rischia di favorire un'ulteriore politicizzazione della scuola emiliano-romagnola". Infine, Garagnani annuncia la sua intenzione di "sollecitare la discussione della proposta di legge" alla Camera per istituire "una commissione d'indagine parlamentare sulle vittime della violenza politica in Emilia-Romagna e nel dopoguerra".