Reggio Emilia, 17 settembre 2011 - Un malore improvviso ha ucciso questa mattina, verso le sei, Ugo Benassi, sindaco della città dal 1976 al 1987, poi senatore e infine presidente dell'Istituto Cervi. L'ex amministratore comunista aveva 83 anni. La recente perdita della moglie l'aveva segnato ma non aveva intaccato il suo interesse per la vita politica. Aveva aperto un blog, intitolato <Ora e sempre resistenza>, in cui proprio ieri, qualche ora prima di morire, aveva espresso il suo disappunto per non essere stato invitato dal Comune alla celebrazione del 25esimo anniversario del gemellaggio con la città texana di Fort Worth, da lui avviato. <Prendere atto che i rottamatori esistono anche a Reggio a me dà fastidio>. La Camera ardente sarà allestita in Comune.

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa la triste notizia della scomparsa di Ugo Benassi, in un messaggio di partecipazione al cordoglio della famiglia e della comunita’ di Reggio Emilia, ne ricorda “la passione sociale, la capacita’ di innovazione nell’amministrazione del territorio, l’attenzione allo sviluppo e alla qualita’ dei servizi ai cittadini, l’autorevole presidenza dell’Istituto Cervi e l’impegno nel Parlamento della Repubblica”.

Anche il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, esprime “il cordoglio” a nome suo e di tutto il partito per la scomparsa di Ugo Benassi, “un grande e autorevole dirigente politico, amministratore pubblico e parlamentare di Reggio Emilia e del nostro Paese”.

“E’ stato - ricorda Bersani - protagonista dello sviluppo sociale, economico, civile e culturale della terra reggiana. Dirigente del Partito Comunista italiano, vice Presidente della Provincia e Sindaco di Reggio Emilia in anni fondamentali per la comunità reggiana, in cui ha anche contribuito a rafforzare le relazioni di Reggio Emilia con tutto il mondo in particolare con il Mozambico e la ANC di Nelson Mandela. Uomo pragmatico e d’azione, non ha mai fatto mancare il suo contributo di pensiero in anni di profondi cambiamenti, confermando la modernità di un impegno che sa rinnovarsi, anche attraverso una generosa disponibilità, mantenuta fino all’ultimo, di promozione dei valori della resistenza, della democrazia e della nostra Costituzione insieme all’Istituto Cervi, di cui e’ stato Presidente, e Istoreco dove ha concluso nella commissione garanti il suo percorso. Testimone illustre del nostro tempo, ci consegna un’eredità importante che il Partito Democratico saprà’ interpretare nelle sfide del presente e del futuro”.