Reggio Emilia, 23 gennaio 2012 - Durante la Settimana europea della mobilità sostenibile Tuttinbici ha distributo un questionario ai ciclisti reggiani, in particolare a quelli che principalmente usano la bici come mezzo di trasporto nei percorsi casa lavoro, casa scuola e anche nel tempo libero, chiedendo loro di rispondere a vari quesiti: perchè usano la bici, quali sono gli ostacoli per usarla di più, che tipo di bici hanno, se sono soddisfatti delle piste ciclabili del nostro Comune e altro ancora. I dati saranno resi pubblici unitamente a quelli delle altre città dove le associazioni Fiab hanno distribuito il questionario. Noi vogliamo anticipare i dati relativi al furto della bicicletta, una vera e propria piaga che mette a rischio l’adozione di questo mezzo per venire in città o per spostarsi più in generale, mezzo che contribuirebbe a decongestionare il traffico, a migliorare la qualità dell’aria ed a migliorare la salute di chi lo usa.

Ben il 72 % di chi ha risposto al questionario ha dichiarato di aver subito il furto ddella bicicletta, e il 39% di averlo subito più di una volta. Sono veramente percentuali impressionanti, tanto che alla domanda del questionario: «La useresti di più se....» il 26 % ha risposto «se potessi posteggiarla in un luogo sicuro» a pari merito con «se il traffico fosse meno pericoloso». Solo il 15% ha risposto: «se ci fossero più piste ciclabili». Da tempo la nostra associazione chiede che vengano costituiti depositi custoditi in centro storico, dove non ne esiste più alcuno, in particolare nella zona vicino a piazza Prampolini, in via del Consorzio dove il Comune ha alcuni locali adatti e che venga incentivata una politica che tenda a togliere le bici dalla strada, quindi più possibiltà di parcheggio anche nei cortili privati, in particolare dove ci sono attività economiche.

La tecnologia offre poi possibilità di contrasto al furto delle bici, che occorre sfruttare, occorrono azioni specifiche da parte delle forze dell’ordine, anche perchè sembra che non siano così misteriosi i canali che alimentano il traffico di bici rubate e questa microcriminalità ingigantisce veramente il senso di insicurezza. Bene il manualetto edito dal Comune, che si può reperire all’Urp o presso la sede della nostra associazione, su alcune misure preventive che i ciclisti possono prendere per rendere meno facile il furto: legare sempre il telaio a qualcosa di fisso, e qui c’è da dire che le rastrelliere della città sono scomodissime ed inadatte, ma soprattutto con un lucchetto di pregio, conviene investire qualche soldo in più su questo mezzo di contrasto perchè se è vero che ai ladri professionisti non c’è dispositivo che tenga, un filo di metallo tagliabile con una tronchesina che sta in tasca, aumenta notevolmente la percentuale di possibili ladri