Reggio Emilia, 28 febbraio 2012 - Sono Reggio Emilia e Parma le province più colpite dal mesotelomia della pleure, tumore provocato anche dall’esposizione all’amianto. A segnalarlo è l’assessore regionale alla Sanità, Carlo Lusenti, che in mattinata in Assemblea legislativa ha risposto a una domanda di attualità della capogruppo Idv, Liana Barbati. Dall’1 gennaio 1996, segnala Lusenti, in Emilia-Romagna sono stati registrati 1.675 casi di mesotelioma, della pleure al 90,5%. Di questi casi, i decessi sono stati 1.309 (99 nel 2010, 75 nel 2011 e uno quest’anno) di cui 967 uomini e 342 donne. In regione, il tasso medio di incidenza del mesotelioma è di 2,9 casi ogni 100.000 abitanti per i maschi e 0,7 casi ogni 100.000 abitanti per le donne. Medie di molto inferiori al dato nazionale (3,4 per gli uomini e 1,1 per le donne), ma anche in Emilia-Romagna non mancano i picchi.
 

“A Reggio Emilia registriamo il tasso di incidenza più altro tra gli uomini- sottolinea Lusenti- e a Parma il tasso più alto tra le donne”. Più in generale, sono “superiori alla media nazionale le province di Reggio Emilia, Ferrara e Piacenza” per quanto riguarda i maschi e “le province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia” per le femmine. Sul fronte smaltimento dell’amianto, inoltre, Lusenti riferisce che “nel 2011 e’ stato necessario intervenire su 46 casi di abbandono di rifiuti di amianto”. Dal canto suo, Barbati si raccomanda all’assessore di “proseguire nelle attività di monitoraggio e controllo” anche in quegli edifici dove l’amianto e’ ancora in buone condizioni e, dunque, non è obbligatorio rimuoverlo.