Reggio Emilia, 2 aprile 2012 - Sull’alta velocità di Reggio Emilia le carte continuano a mescolarsi, e l’unica cosa certa è la scadenza temporale di ottobre di quest’anno. Se il Comune ha infatti sempre sostenuto che la stazione mediopadana targata Santiago Calatrava sarà pronta tra circa sei mesi, bastano poche parole, pronunciate oggi in Consiglio dal sindaco Graziano Delrio, a ribaltare di nuovo la prospettiva. Rispondendo ad una interpellanza del Pdl Delrio informa che, da comunicazione della stazione appaltante Italferr, a ottobre è prevista “la prima sosta del treno, anche a stazione non completata”. Una posizione, quella del sindaco, opposta a quella espressa a suo tempo dall’amministratore delle Ferrovie Mauro Moretti, secondo cui invece anche se la Mediopadana verrà completata, non è obbligatorio che i treni si fermino.


La buona notizia invece, aggiunge ancora Delrio, è che ad oggi la stazione appaltante ha acconsentito alla richiesta dell’amministrazione comunale di utilizzare le risorse ricavate dal ribasso d’asta, 9 milioni circa, per apportare migliorie alla stazione reggiana, piuttosto che disperderle sul monte lavori delle altre opere in giro per l’Italia. “Abbiamo ricevuto comunicazione che le ferrovie per ora mantengono il ribasso nella voce ‘imprevisti’, cioè nella voce di alcune richieste che noi abbiamo fatto per apportare delle migliorie alla stazione, e ha destinato una quota, come sempre avviene in questi casi, per eventuali contenziosi con l’azienda”.
 

Come già specificato venerdì in replica al segretario del Prc e alla presidente della Provincia Sonia Masini, Delrio torna dunque a chiarire che “il Comune non è responsabile nè delle somme nè dell’appalto. La stazione appaltante è Italferr, ovvero le ferrovie dello Stato che è responsabile dei finanziamenti, della rendicontazione, e del crono programma”. Su quest’ultimo punto il sindaco poi riconosce che c’è un ritardo di quasi 10 mesi “dovuto a diverse revisioni del progetto esecutivo la cui approvazione è stata fatta il 6 febbraio 2009. Da quel giorno sono decorsi i termini per la realizzazione della stazione, e il 7 aprile 2010 Italferr ha dato il via libera a Cimolai per tutta la parte delle indagini di bonifica dei cantieri”.
 

Da quella data, prosegue Delrio, “il cantiere ha proceduto con una certa celerità recuperando anche una parte del ritardo. Il cantiere non è sotto la nostra responsabilità ma ritengo questo ritardo abbastanza comprensibile per un opera di questo tipo. Se fossero solo questi 8 mesi li accoglierei con un certo sollievo”. Il percorso dell’alta velocità reggiana è stato in effetti tribolato fin dagli inizi. E’ stato approvato dalla Conferenza dei servizi nel 1998 e prevedeva che fosse Tav-Rfi, tramite il consorzio Cepav 1 a realizzare le stazioni dell’alta velocità compresa la mediopadana. Nel 2002 il Comune fece pero’ una progettazione “di qualità” affidando a Santiago Calatrava la revisione del progetto che fu poi approvata da Tav.
Dopo la rottura tra Cepav 1 e Tav per il mancato accordo economico sui 110 milioni chiesti dal consorzio, alla fine del 2007 e’ stato emanato un nuovo bando che si e’ aggiudicato la ditta Cimolai di Pordenone per 70 milioni, con un ribasso del 17% rispetto ai 79 milioni preventivati. Sulla risposta del sindaco, la consigliera del Pdl Anna Maria Terenziani, si e’ dichiarata non soddisfatta.
 

 Fonte Dire