Reggio Emilia, 4 aprile 2012 - Il capoluogo dell'Emilia-Romagna con più amianto e' Reggio Emilia. E' il dato che emerge dalla relazione dell'Arpa sulla presenza dell'eternit negli edifici pubblici in regione, aggiornata al 30 marzo e diffusa oggi dal Movimento 5 stelle.

 La provincia reggiana è la seconda in assoluto come numero di siti ancora da bonificare: 85 in totale, di cui 42 nella sola città di Reggio, che è dunque "il capoluogo più asbestoso" dell'Emilia-Romagna, sentenzia in una nota il capogruppo M5s in Regione, Andrea Defranceschi. Va però detto che in buona parte di questi luoghi, l'eternit risulta confinato e dunque innocuo. A scorrere la lunga lista di edifici pubblici censiti dall'Arpa si scopre che la maggior parte sono scuole e alcune di queste sono in classe di priorità due, ovvero hanno amianto esposto ad agenti atmosferici e in punti accessibili dalle persone.
 

A rischio, dunque, sono la materna don Grazioli, le elementari Carducci (eternit rimosso in parte) e Canossini, le medie Pertini (confinato) e Da Vinci (incapsulato) e l'istituto agrario. Ma tenuto sotto
osservazione è anche l'Arcispedale Santa Maria Nuova, dove la direzione sanitaria è classificata a livello di priorità due; nella stessa situazione è anche il padiglione Morel di via Amendola, dove
l'amianto è stato solo parzialmente rimosso, e i poliambulatori di via Monte San Michele (eternit in parte confinato). In provincia risultano in classe due gli ospedali di Guastalla e di Montecchio: in
entrambi i casi la rimozione dell'amianto è stata finora solo parziale.

Fonte Dire