Reggio Emilia, 12 maggio 2012 - Prima il trionfo poi il dolore. Seguito dal sollievo perché quella che poteva essere una autentica tragedia si è risolta, tutto sommato, senza troppi danni.
Dawan Robinson
, 30 anni, da Philadelphia, playmaker della Trenkwalder, la squadra cittadina di basket, è rimasto coinvolto, nella nottata tra giovedì e venerdì in un brutto incidente stradale. Il giocatore americano stava percorrendo l’autostrada A1 sulla sua vettura, del quale era unico passeggero, quando, circa all’altezza di Piacenza, ha tamponato un autoarticolato che lo precedeva. L’impatto è stato particolarmente violento, tanto che la parte anteriore dell’automobile di Robinson è rimasta incastrata sotto il posteriore del mezzo pesante.
 

Sul posto è intervenuta prontamente un’ambulanza del 118 che ha trasportato l’atleta all’ospedale di Codogno in provincia di Lodi. I sanitari del nosocomio lombardo hanno riscontrato all’esterno della Trenkwalder un politrauma con frattura dell’avambraccio sinistro. Data la dinamica dell’incidente, i cui dettagli sono ancora al vaglio della polizia stradale di Lodi, poteva davvero andare peggio. Anche perché l’unica contusione rilevante, comunque priva di complicazioni negative, era quella all’addome dovuta, con ogni probabilità, all’azione della cintura di sicurezza.


Nella mattinata di ieri Robinson è stato dimesso dall’ospedale della cittadina del lodigiano dove la sua frattura è stata sottoposta a una prima riduzione. Uomini dello staff della Pallacanestro Reggiana hanno poi riportato il fuoriclasse della formazione biancorossa a Reggio. Una volta giuntovi è stato trasferito presso il reparto di ortopedia della clinica Villa Salus e successivamente visitato dal chirurgo ortopedico e consulente della società di pallacanestro cittadina, Rodolfo Rocchi, che ha confermato la diagnosi.


Le condizioni di Dawan Robinson saranno rivalutate in queste ore, allo scopo di definire i tempi per sottoporlo all’intervento chirurgico che dovrà completare la sintesi della frattura dell’avambraccio. Ancora da definire, al momento le cause dello scontro tra l’auto di Robinson e il tir. L’ipotesi più probabile, avvalorata anche dalle prime parole del giocatore, pronunciate dopo l’incidente, è quella di un colpo di sonno.
 

Giusto giovedì sera, con tutti i compagni di squadra e lo staff dirigenziale, Robinson aveva partecipato alla festa organizzata dal Comune di Reggio, in piazza San Prospero, per la promozione della Pallacanestro Reggiana in serie A. Un momento di grande gioia a cui Robinson aveva partecipato con la consueta disponibilità e simpatia: firmando autografi e mettendosi in posa per le foto di rito. Poche ore dopo il dramma: per fortuna con lieto fine, dati i contorni dell’incidente.
 

Gabriele Gallo