Reggio Emilia, 24 maggio 2012 -  I 15 nigeriani destinatari di altrettante ordinanze di custodia cautelare emesse dalla procura di Perugia per un’indagine della polizia postale del capoluogo umbro clonavano carte di credito, le riproducevano e le svuotavano dei soldi dei reali titolari. Delle 15 persone che ne facevano parte, 14 sono già in manette, mentre uno è ancora ricercato. A suo carico verrà emesso un mandato di cattura internazionale visto che si trova ad Amsterdam.
 

Gli agenti della polizia postale di Perugia hanno ricostruito come l’organizzazione criminale usava codici di carte di credito clonate in Italia, negli Stati Uniti e in Canada. I nigeriani compravano codici da altre organizzazioni americane che li clonano dai siti di vendita online, molte carte di credito americane erano infatti del tipo ‘’Gold’’. I codici venivano poi usati poi per truffe per centinaia di migliaia di euro. Con quelle carte clonate venivano effettuati tantissimi acquisti via internet. I poliziotti hanno sequestrato talmente tanti oggetti da riempire due tir. Due persone sono state arrestate a Gualdo Tadino in provincia di Perugia, sei a Novara, due a Brescia, tre a Montevarchi e uno a Reggio Emilia. 

I particolari dell’operazione sono stati resi noti stamane in una conferenza stampa a Perugia dal vicequestore Annalisa Lillini, dall’assistente capo Mirko Gregori e dal sovrintendente Giulio Cesare Antonelli.
‘’Siamo partiti dalla denuncia di un sito online che ha segnalato acquisti fatti con carte clonate - hanno riferito.
L’organizzazione faceva acquisiti ingenti, usava nomi e telefoni fittizi per farseli consegnare, poi rivendeva la merce negli african shop. In certi casi, per monetizzare, strisciavano la carta di credito in negozi di persone compiacenti’’. Una ditta di cosmetici è stata truffata per 80mila euro. Gli arrestati sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, al falso e alla contraffazione dei pubblici sigilli.