Reggio Emilia, 11 giugno 2012 - “Abbiamo attivato un’unità di crisi per gestire le forme ‘salvabili’ e quelle ‘distrutte’, mettendo a disposizione un primo budget di 2 milioni di euro. Al momento, infatti, risultano a terra oltre 260.000 forme che si aggiungono alle 100.000 cadute a seguito del sisma di domenica scorsa per un danno complessivo, tra forme e strutture, di circa 70 milioni di Euro”. Stefano Berni, direttore generale del Consorzio Grana Padano, annuncia così il provvedimento deciso dal Consiglio di amministrazione del prodotto Dop più consumato del mondo, dopo il nuovo terremoto di martedì.


“Per i nostri 9 caseifici e ai 4 magazzini colpiti duramente da questa sciagura – prosegue Berni - è stata decisa la sospensione dei pagamenti delle rate consortili e le forme distrutte saranno considerate come mai prodotte. Il formaggio danneggiato andrà nelle celle frigo per essere destinato alla fusione con un intervento auspicabile della Comunità Europea per gli indigenti”.


Il direttore Berni va oltre gli atti formali e si rivolge al senso di solidarietà degli italiani: “Mai come in questo momento è importante sostenere la filiera della qualità. Grana Padano e Parmigiano Reggiano sono veri fiori all’occhiello del made in Italy e in questo momento difficile l’appello è dunque quello di acquistare solo formaggio di qualità, marchiato e certificato, per contribuire alla ricostruzione di un sistema che ha subito gravi danni che hanno messo in ginocchio molte aziende e produttori. Attenzione a non farvi ingannare da similari o scimmiottature che nulla hanno a che vedere con il Grana Padano vero, quello prodotto nelle zone colpite dal terremoto, o da possibili speculazioni che in frangenti come questo possono verificarsi ai danni dei consumatori”.


“E’ vero, molti dei nostri produttori, delle nostre aziende sono in grave difficoltà – prosegue il direttore del Consorzio – ma non è nella loro natura il ‘piangersi adosso’. Tutti insieme, sapremo reagire. Perché ciò avvenga in maniera compiuta, è necessario anche il sostegno di chi ha sempre creduto nella qualità. L’invito, dunque, va alle famiglie chiedendo loro, mai come in questo momento, di comperare Grana Padano e Parmigiano Reggiano. Un invito esteso ai ristoratori, ai commercianti e alla catena della distribuzione affinché ci aiutino ad affermare l’eccellenza del nostro prodotto nonostante questa tragedia. Il sistema della qualità che Grana Padano esprime, ne sono certo, avrà la forza di reagire e di guardare avanti con l’orgoglio e la dignità tipica di noi italiani”.

 

VIDEO Il crollo delle forme in un caseificio 

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