Reggio Emilia, 4 settembre 2012 -  A Reggio Emilia nasce un comitato di sostegno al progetto della Provincia unica “Emilia”, l’aggregazione amministrativa di secondo livello che riunirebbe con pari dignita’ Modena, Reggio, Parma e Piacenza. Nei prossimi giorni partira’ una raccolta di firme per sostenere il progetto a cui al momento hanno gia’ aderito circa mille cittadini reggiani.

A lanciare l’idea della aggregazione delle quattro Province emiliane e’ stata per prima la presidente della Provincia Sonia Masini, che nei giorni scorsi ha incassato il sostengo anche del sindaco di Reggio e presidente dell’Anci Graziano Delrio. Ma la citta’ del Tricolore e’ sul tema una fucina di idee, come quella di Celestina Tinelli (avvocato, gia’ componente del Csm) che si chiede “E perche’ non fare un referendum?”.

Ancora sfumati i contorni del nuovo soggetto istituzionale ma di una cosa i promotori del comitato, capeggiati da Daniele Franci (attore, regista e direttore Centro Etoile) sono sicuri: “E’ un progetto che vuole unire e evidenziare le peculiarita’ del territorio emiliano. Sara’ un sistema ‘a rete’ delle citta’, siamo ben lontani dall’idea di una micromegalopoli in cui i territori si fagocitano a vicenda”.

Reggio immette quindi benzina nel serbatoio di un progetto che ha sullo sfondo “una riforma istituzionale che ha delle competenze precise, per le quali crediamo che la dimensione ottimale sia quella dell’area vasta emiliana”, dice il sindaco Delrio. Secondo il quale inoltre, “crediamo sia il metodo giusto dare in questa fase la parola ai cittadini che abitano i territori, e’ un processo di democrazia”.

Dalla fusione delle Province, sostiene Sonia Masini, i territori hanno tutto da guadagnare: “Se guardiamo ai retaggi del passato non andiamo da nessuna parte- dice la presidente della Provincia di Reggio- guardare avanti significa dare un nuovo modello di sviluppo”. Masini informa di aver avuto dei contatti con amministratori di Parma e Piacenza che non avrebbero chiuso la porta.

E se le resistenze maggiori si incontrerebbero a Bologna, la presidente esorta: “Bologna non deve avere paura e aiutarci, ci sono gia’ esperienze come nella sanita’ che funzionano, e a fianco di un territorio come l’Emilia anche Bologna sarebbe piu’ forte”.