Reggio Emilia, 16 dicembre 2012 – Erano quasi 4000 i fedeli che hanno accolto con cori (“Vai Massimo”, “Tanti auguri”, “Sei bravo”) e lunghi e calorosi applausi, il neo vescovo Massimo Camisasca, che prende il posto di monsignor Adriano Caprioli. Il vescovo, dopo le sue visite mattutine all'Opg, al centro Caritas e al Monastero di clausura delle Serve di Maria e poi alla Casa del clero anziano e malato a Montecchio, è arrivato alle 15.30 nella chiesa della Ghiara. Lì ha ricevuto il saluto dai giovani reggiani e poi ha proferito un breve discorso alle persone presenti in chiesa.

IL CORTEO - Usciti dalla Ghiara, ecco il lungo corteo per le vie del centro. Al fianco di Camisasca, il vescovo ausiliario Lorenzo Ghizzoni. Dietro ai due prelati, un'onda di persone che hanno seguito a passo svelto il nuovo vescovo che è giunto in Duomo.

IL SALUTO DELLE AUTORITA' – Una volta arrivato sul sagrato della Ghiara, ad aspettare Camisasca c'erano il sindaco Graziano Delrio e la presidente della Provincia Sonia Masini. Dopo i saluti di rito, ecco l'ingresso del vescovo nella Cattedrale.

IN DUOMO – All'interno del Duomo (installati tre teleschermi), erano tantissime le autorità civili, politiche e religiose. C'erano, tra gli altri, Camillo Ruini (è stato soprattutto grazie a lui che Camisasca è arrivato a Reggio. Il cardinale è stato determinante nella sua 'sponsorizzazione' al cospetto di papa Benedetto XVI), c'erano i vescovi Antonio Lanfranchi (Modena-Nonantola), Enrico Solmi (Parma), Francesco Lambiasi (Rimini), il reggiano Paolo Rabitti, ex vescovo di Ferrara; il prefetto Antonella De Miro, il sindaco Delrio, la presidente della Provincia Masini, i parlamentari reggiani del Pd Pierluigi Castagnetti e Maino Marchi e il pro rettore dell'università di Modena e Reggio Luigi Grasselli. E' iniziata così la cerimonia di insediamento di Camisasca a 'capo spirituale' della città. Poi si è celebrata la messa. Nella sua omelia il vescovo ha espresso tutta la sua sorpresa, che è stato il leitmotiv della giornata: “Sapevo che gli emiliani erano persone accoglienti, ma non mi aspettavo così tanto calore da parte dei reggiani. Mi avete fatto sentire a casa”.

IN SAN PROSPERO – Dopo gli applausi sentiti dei reggiani, a fine messa, Camisasca si è spostato nella basilica di San Prospero, sempre in centro. Là ha salutato 700 fedeli che non erano riusciti ad entrare in Duomo. Infine, lo spostamento in seminario dove il vescovo ha salutato i sacerdoti reggiani e ha concluso una lunghissima giornata.

 di Matteo Zanichelli