Reggio Emilia, 14 maggio 2013 - Rimanere senza benzina di sera e non poter far rifornimento, decidere quindi di prendere un treno ma non riuscire a fare il biglietto alla cassa automatica, convogliare quindi tutto questo stress comprando delle sigarette alla macchinetta fuori dal tabaccaio ma vedersi rigettare i soldi. Un incubo che potrebbe realizzarsi, grazie alle nuove banconote da 5 euro. Attenzione, il presidente della Banca Centrale Europea potrebbe lasciarvi a piedi. O peggio ancora, per i tabagisti, senza sigarette. La nuova banconota da 5 euro, firmata proprio dall'ex Governatore della Banca d'Italia, non viene accettata dai distributori automatici di benzina e dalle macchinette dei tabaccai. E sarà così finché non si provvederà ad aggiornare i software degli impianti. La nuova banconota circola da una settimana e, nel tempo, sostituirà l'attuale taglio da 5 euro. Nei prossimi anni anche i 'pezzi' di valore maggiore cambieranno. Questione di sicurezza sì, ma a scapito della comodità.

“Attualmente nessun distributore installato nel Reggiano è predisposto per la lettura del nuovo taglio – spiegano dalla sezione reggiana della Federazione Autonoma Italiana Benzinai -. L'Eni ha fatto sapere che entro tre mesi avverrà l'aggiornamento dei software, con tecnici che usciranno per apportare le opportune modifiche”. Meglio quindi scegliere le banconote 'giuste' prima di recarsi dal benzinaio, almeno fino a fine luglio. Il rischio è quello di restare col serbatoio vuoto, soprattutto fra i giovani che utilizzano il taglio da 5 euro per rifornire i loro motorini. La stessa cosa avviene per i distributori di sigarette. Niente da fare, la banconota viene sistematicamente rigettata. Sarà inutile prendersela con il presidente Draghi. Meglio chiederne una ad un passante.

“I proprietari dei macchinari gestiti dai tabaccai dovranno aggiornare gli impianti – fanno sapere dalla Federazione Italiani Tabaccai di Reggio -, abbiamo già ricevuto alcune segnalazioni. Forse sarà prevista l'uscita dei tecnici per ricodificare i distributori, soprattutto per i modelli più vecchi”. Questione di tempo e di pazienza. Pazienza che bisogna mantenere anche in stazione, davanti alle biglietterie automatiche. Tra un ritardo e l'altro è meglio farsi cambiare la nuova banconota in moneta. Altrimenti niente biglietto. La situazione potrebbe diventare più delicata col protrarsi della serata, neanche i distributori di preservati delle farmacie sembrano accettare i 5 euro. E qua al presidente Mario Draghi potrebbero fischiare le orecchie. La banconota classica, quella usata fino ad oggi, resterà comunque in circolazione fino al completamento dell'immissione della nuova. Periodo che dovrà essere impiegato per aggiornare i software di tutti i distributori automatici.

Cosimo Pederzoli