Reggio Emilia, 18 agosto 2013 - NON RIUSCIVANO più a mettersi in contatto col figlio: una assenza totale di notizie, telefonate o sms per quattro o cinque giorni. Lo credevano in Spagna, a Barcellona. Invece hanno scoperto che si trova a Lima, in Perù, in stato di arresto in una cella di sicurezza dell’aeroporto Jorge Chavez. Una doccia fretta, una sensazione terribile per i genitori di Valerio Begnardi, 20 anni, residente a San Giacomo di Guastalla (guarda le foto). Un Ferragosto da incubo per Eugenio Begnardi, agente di commercio molto conosciuto e stimato, e per la moglie, che ora dalla loro casa, in un quartiere residenziale inserito nella zona industriale della cittadina, attendono di avere notizie certe su quanto accaduto in Perù al loro figliolo. Già, perché di certo non vi è ancora nulla.
 

IN BASE a quanto riporta il sito ufficiale della polizia nazionale del Paese sudamericano, risulta che il giovane guastallese è stato fermato all’aeroporto mentre tentava di imbarcarsi su un volo per la Spagna. Sarebbe stato trovato in possesso di sei chili e 176 grammi di cocaina. Valerio avrebbe acquistato un biglietto aereo per Valencia, in Spagna, allo sportello della compagnia Air France. Ma al controllo bagagli, la polizia locale avrebbe trovato la droga nascosta in due fogli rivestiti con plastica nera sotto e altra carta sopra. La sostanza è stata subito analizzata negli uffici dello stesso aeroporto. Con un reagente chimico è stato effettuato il test, che ha evidenziato la positività alla cocaina alcaloide. Valerio Begnardi è stato subito preso in consegna dagli agenti e poi rinchiuso in una cella di sicurezza dello stesso aeroporto di Lima, in attesa di comparire davanti al giudice per giustificare il possesso di quel consistente quantitativo di droga.
 

AL MOMENTO ogni ipotesi è possibile. Di certo è che il giovane guastallese è noto come salutista, non fumatore e non consumatore di droga. E’ assolutamente incensurato, senza alcun precedente di polizia o guai con la giustizia nel passato. La scoperta dell’arresto del figlio è stata fatta dai genitori, dopo aver letto un messaggio di Valerio a una ragazza, arrivato anche sull’iPad di Eugenio Begnardi. Una telefonata all’ambasciata italiana a Lima ha confermato la presenza del giovane in Perù, in stato di arresto.
 

A FERRAGOSTO lo stesso Eugenio Begnardi si era rivolto ai carabinieri di Guastalla per presentare denuncia di scomparsa del figlio, visto che da lui non riceveva più notizie da alcuni giorni. In teoria, Valerio avrebbe dovuto essere a Barcellona. I carabinieri hanno avviato subito accertamenti internazionali per capire se il ragazzo fosse rimasto vittima di qualche disgrazia. Ma le ragioni della scomparsa erano ben diverse. Ieri, infatti, la notizia giunta alla famiglia che il ragazzo in si trova in Perù, in buone condizioni di salute, ma in carcere perché trovato in possesso di sostanza stupefacente.
 

ORA occorre capire il motivo che ha portato a questa vicenda: se Valerio era a conoscenza del contenuto del bagaglio, se è stato incaricato da qualcuno per fare da corriere, se si è erroneamente fidato di persone che hanno approfittato di una sua ingenuità. Solo nei prossimi giorni, quando l’avvocato di fiducia dei Begnardi sarà a Lima, si potranno avere maggiori certezze.

di Antonio Lecci