Reggio Emilia, 23 marzo 2014 - Lara (45 anni) racconta la sua storia e la malattia della madre. Quando ti dicono che tua mamma ha un tumore, non ci credi, pensi di vivere nel peggiore dei tuoi incubi, ti dai dei pizzicotti per svegliarti: “Si saranno sicuramente sbagliati, non stanno parlando della mia mamma, c’è un grosso errore e chi lo ha commesso non la passerà liscia. Non è possibile, se ne accorgono solo adesso? E’ stata visitata sei mesi fa… ma stiamo scherzando!”

Poi a riportarti sulla terra è un calcio, che viene da dentro la pancia, di tuo figlio, come a dirti: Mamma è tutto vero, ma non ti preoccupare sto arrivando io a sostenerti e con te c’è già la mia sorellina di due anni che tu hai chiamato Alice proprio come la nonna. Mamma non sei sola, siamo tutti con te.
Prendo su la cartella clinica e il mio pancione e mi metto in autostrada verso Firenze, con lo scopo di incontrare un luminare che mi dica assolutamente che mia madre guarirà!

Il destino non poteva farmi anche questo, la mia vita dall’età di 23 anni è sempre stata segnata da dispiaceri, malattie incurabili, morti… perché? Perché proprio a me e perché alla mia mamma che da 20 anni soffriva e si occupava di tutti noi? Perché a mio papà, malato di ictus che di sua moglie aveva così tanto bisogno e che lei ha accudito, essendo per lui gambe, braccia, cervello, tutto?
La mia mamma ha lottato per due, ma non ce l'ha fatta.

Le risposte alle mie domande non le ha mai date nessuno, solo il tempo mi ha aiutato un pochino a guarire le ferite; mi è capitato di pensare a quella frase che ti dicono alle volte i preti: Certe croci arrivano solo a chi le sa portare.
Vorrei non essere stata una donna così forte, chissà, forse la vita mi avrebbe risparmiato qualche sofferenza.

Stare vicino alla mia mamma mi ha insegnato a , a non mollare mai, a trovare la forza dai miei figli e ho imparato che la vita se tanto mi ha tolto, tanto mi ha dato. Da questa terribile esperienza ho capito che volevo aiutare gli altri a colmare tutte quelle carenze che un famigliare di un malato incontra nel percorso ospedaliero.