Reggio, 13 aprile 2014 - La nostra città arriva ad uno snodo importante. A maggio sceglieremo il nuovo sindaco, il primo dopo l’era di Delrio. Gli industriali rinnoveranno il vertice. La Fondazione Manodori idem. La governance di Reggio insomma cambia. E sono tante le sfide che ci attendono, anche considerando che il prossimo anno a Milano apre l’Expo, un’opporunità formidabile. Dell’importanza strategica della Mediopadana abbiamo scritto più volte. La stesso abbiamo fatto per sottolineare la valenza del Tecnopolo sul fronte ricerca e innovazione.

Anche Reggio deve cogliere la voglia di rilancio che si comincia a respirare in giro e sfruttare le proprie eccellenze. Facile pensare al Parmigiano Reggiano, alla filiera dell’agroalimentare. Ma c’è un altro tema che si affaccia (nel parliamo a pagina 7) e che affidiamo al dibattito: Reggio può diventare in pianta stabile la città della musica. Dei grandi eventi rock. Siamo terra di straordinari interpreti come Zucchero, Ligabue. Accanto a loro c’è un notevole fermento. Le location, diverse per dimensioni (Mapei Stadium, Mirabello, lo stesso palasport per non parlare del campovolo), le abbiamo. L’esperienza per organizzare quelli che i francesi chiamano “choc” l’abbiamo (gli U2 o i maxi concerti del Liga dicono nulla?). Sarebbe un modo per caratterizzare Reggio. Vale la pena di lavorarci su.

Luigi Manfredi