Reggio Emilia, 15 aprile 2014 - Una pattuglia della polizia municipale di Reggio è stata fermata nel territorio dello stato di San Marino. Lo sconfinamento è avvenuto ieri alle 9: la Polizia Civile ha fermato l’auto della Municipale di Reggio nei pressi del centro commerciale Atlante.

Un episodio, l’ennesimo, che arriva dopo quello dei due militari americani fermati ubriachi alla guida di una Bmw per le strade della Repubblica e dopo quello segnalato da Sinistra Unita. Alcuni sammarinesi particolarmente mattinieri, infatti, hanno riferito di avere visto un’automobile della polizia municipale «nelle prime ore di venerdì scorso, intorno alle 6 — fanno sapere dal partito di opposizione — nel piazzale antistante il centro commerciale Atlante con due militari al di fuori come se avessero istituito una vera e propria postazione di controllo».

L’auto della polizia municipale reggiana è stata, quindi, la goccia che ha scatenato una polemica politica all’interno del piccolo Stato indipendente. Ora Sinistra unita vuole vederci chiaro. Per questo il consigliere Ivan Foschi ha depositato un’interpellanza. Foschi ricorda che «periodicamente si torna a parlare della sorveglianza dei confini specialmente nelle ore notturne» .

Non solo però. Capita infatti che si registrino «accessi abusivi da parte di soggetti non autorizzati come ad esempio automezzi di personale militare o appartenente a forze di polizia straniere». Per questo Su chiede se nei confronti dell’ultimo episodio il governo «intenda prendere provvedimenti, ovvero manifestare in maniera decisa la propria protesta, prevedendo non solo le consuete note formali ma anche altre iniziative». Foschi vuole inoltre conoscere quali sono le procedure previste in caso di sconfinamento da parte di automezzi non autorizzati e quanti episodi si siano verificati fino ad oggi.

La 'convivenza' tra Italia e San Marino è regolata dalle «Relazioni bilaterali tra Italia e San Marino», che regolano, per esempio, l’emissione della moneta. Il primo Trattato è stato firmato all’indomani dell’Unità d’Italia, nel 1862 e da allora i rapporti di collaborazione reciproca sono sempre cresciuti.
Ma c’è un punto su cui lo Stato di San Marino è particolarmente rigido è quello dello sconfinamento delle auto delle forze dell’ordine italiane nei territorio del Titano: vengono definiti «fatti gravi».