Reggio Emilia, 23 agosto 2012 - Sarà anche “Democratica” ma la Festa Nazionale del Pd (sche scatta sabato 25 e si chiuderà il 9 settembre, con una coda “locale” fino al 16) sembra sempre di più orientata a seguire un vecchio slogan pubblicitario: per molti ma non per tutti. Ed è così che tra decine di invitati non ha trovato posto il segretario dell’Idv Antonio Di Pietro: in tempi di larghissime intese e Governo Monti meglio Pierferdinando Casini (Udc) o addirittura l’ex Ministro Raffaele Fitto del Pdl.

Tra gli ospiti c’è spazio pure per l’ex Ministro Virginio Rognoni, classe di ferro 1924: parlerà degli attentati del 1982. Ma per l’ex giudice di Mani Pulite è arrivato il niet dei vertici del partito: «Non ci sono le condizioni per un invito a Di Pietro alla festa nazionale - ha spiegato Lino Paganelli, responsabile nazionale Feste del Pd -, ma non c’è preclusione nei confronti dell’Idv perchè abbiamo chiamato il sindaco di Napoli Luigi De Magistris».

Della famosa foto di Vasto resta il solo Nicky Vendola, che dialogherà con Rosi Bindi sulla politica del futuro lunedì tre settembre. Invitato anche un leghista: l’ex Ministro dell’Interno Roberto Maroni, che si confronterà con Anna Finocchiaro il 4 settembre. Spazio anche ad un “grillino”: il sindaco di Parma Pizzarotti sfiderà Graziano Delrio ad un dibattito sul ruolo delle multiutility martedì 11 settembre.

Ma la festa sarà anche passerella per una buona parte del Governo Monti: ci saranno i Ministri Anna Maria Cancellieri (Interni), Francesco Profumo (Istruzione), Corrado Clini (Ambiente), Corrado Passera (Sviluppo Economico), Renato Balduzzi (Salute), Filippo Patroni Griffi (Funzione Pubblica) e Andrea Riccardi (Cooperazione internazionale).

Paganelli ha affrontato anche il tema del mancato invito alla Fiom: «Abbiamo come sempre invitato i massimi rappresentanti di più di dieci milioni di lavoratori – ha ribattuto Paganelli – ovvero i segretari Cgil, Cisl e Uil Camusso, Bonanni e Angeletti».

Per l’organizzazione della Festa, il segretario provinciale Pd Roberto Ferrari ha ringraziato «le 1200, 1500 persone che gestiranno una proposta interamente gestita da volontari». Ferrari ha ricordato che i prezzi dei ristoranti della Festa, tranne alcune eccezioni, sono bloccati per il quarto anno consecutivo. L’obbiettivo di incasso a fine festa? Due milioni e mezzo. Magari con un aiuto del meteo.

Simone Russo