Casalgrande (Reggio Emilia), 8 agosto 2013 - Arriva Matteo Renzi. Rompe il silenzio stampa. E travolge tutti nella sfida dei numeri. In 5mila per il sindaco di Firenze, erano stati 600 per Pier Luigi Bersani, un centinaio per Guglielmo Epifani sempre alla festa Pd di Villalunga. Il segnale che il popolo dei Democratici segue con enorme attenzione il percorso politico della sua possibile punta di diamante. Così per una notte Casalgrande è l’ombelico della politica nazionale. La festa trabocca di gente e già alle 20.30 c’è la fila di auto dalla rotonda che porta all’area degli eventi.


A sorpresa si trova meno entusiasmo tra i volontari della festa regionale Pd (ben 700). Che sembrano, o vogliono sembrare, non accorgersi dell’evento che stanno vivendo. Per loro è una serata come le altre fatta di sudore, vassoi, piatti da preparare e da servire. I giovani con le loro maglie rosa, per ‘stare insieme’ al di là delle sigle e delle bandiere. I più ‘esperti’ invece sembrano essere quelli che ancora ci credono. Con un misto di nostalgia e speranza.


I giovani. "Cosa mi interessa del dibattito della segreteria? Niente – risponde Benedetto Catanzaro, 28 anni – è dir poco". "A me il dibattito politico così come l’arrivo di Renzi mi interessa fino a un certo punto, cinque su dieci se dovessi quantificarlo - dichiara Mattia Maruccia, 22 anni, addetto alle griglie –. Per me è una giornata come le altre. Perché sono volontario? Per stare in compagnia con gli amici". Con lui, alle griglie, un altro volontario giovanissimo, di appena 18 anni: "Io sono qui per stare con gli altri – dichiara Simone Botti –, se si chiama festa del Pd o del Pdl è lo stesso".

Ma sarebbe riduttivo credere che siano solo questi pochi ‘under 30’ a pensarla così. Come loro anche alcuni ‘colleghi’ con qualche anno in più. "Io non sono interessato alla politica – afferma Salvatore Romano –, vengo per fare il volontario e basta. Solo per stare insieme agli amici".


Gli ‘esperti’. "Quello che chiedo al Pd - spiega colei che si definisce solo ‘Paola, una volontaria’, ex insegnante – è una linea chiara. Il governo col Pdl ci è toccato ‘ingugnarlo’, sì, lo scriva così che fa capire, come poi credo sia accaduto a molti del Pdl. Per me Renzi è un ospite come gli altri". "Il dibattito politico mi interessa, in una scala da uno a dieci un otto. L’arrivo di Renzi – afferma Antonio Mammi, fino a qualche mese fa nella commissione provinciale a sostegno di Bersani – da un lato mi fa piacere perché è un orgoglio per la festa e sono curioso di sapere cosa dirà". "Il dibattito sulla segreteria quanto mi interessa? Direi 10 – afferma Lamberto Giorgetti in una pausa dal servizio al ristorante che serve il pesce –. Il mio giudizio su quanto sta accadendo invece è uno… A parte tutto il discorso Renzi-Civati serve che venga qualcuno con delle idee, senza raccontarcela. Si fa presto a raccontare storie e scherzi, ma poi ci sono i fatti: il lavoro giovanile, le tasse. Per noi comunque – dichiara mentre poco lontano da lui sta cenando l’operatore della Rai – è una giornata come le altre".
 

Alberto Ansaloni