Ligonchio (Reggio Emilia), 10 dicembre 2013 - IVA ZANICCHI, cantante ed europarlamentare di Forza Italia, il suo paese, Ligonchio, è quello in cui Matteo Renzi ha avuto il maggiore consenso nella nostra provincia: il 92,42% dei voti. «Mi fa proprio piacere: d’altra parte noi di Ligonchio siamo gente tosta».

Lei non ha mai fatto mistero della sua simpatia per Renzi. Ha ascoltato il suo primo discorso da segretario nazionale del Pd?
«Sì, ed è stato un bellissimo intervento: è stato capace dicreare aspettative e speranza».
Renzi è un abilissimo comunicatore: un po’ come Berlusconi.
«Ha usato parolesemplici e lineari, andando dritto al cuore della gente. Matteo è giovane e intelligente: i suoi propositi sono buoni, ora è importante che riesca a mantenere ciò che promette».
Che cosa apprezza del sindaco di Firenze?
«Sta dimostrando di avere molta volontà: bisognerà vedere se sarà capace di dare un seguito concreto ai suoi annunci. In politica gli ostacoli possono essere molti. Anche Silvio Berlusconi aveva tante buone intenzioni, ma per vari motivi non è riuscito a fare ciò che voleva».
Così dicono tutti isuoi fedelissimi. A proposito: dopo aver sentito Renzi, non le è venuta voglia di cambiare partito?
«Io non tradisco Berlusconi: più che al partito, io do fiducia alle persone. Ma dico che, se Berlusconi dovesse mai lasciare, allora seguirei Renzi».
Angelino Alfano non le piace?
«Angelino è valido e capace, però preferirei Renzi. E comunque non lascerei mai Silvio».
Ma lei ha già fatto la tessera di Forza Italia?
(Ride) «No: l’unica che ho avuto la feci da bambina, dell’Azione Cattolica. Resto fedele a Silvio, ma senza tessere».
Lei però è di centrodestra: sul piano politico, cosa condivide del programma politico annunciato dal sindaco di Firenze?
«Il taglio dei costi della politica e l’eliminazione del Senato: sono punti che ritengo molto importanti. Il cambiamento della legge elettorale, invece, non è così prioritario. Lo è, invece, la valorizzazione dei giovani, un proposito sul quale Renzi ha insistito molto e che condivido in pieno».
Il Pd che verrà modellato da Renzi e la sua squadra potrebbe avere una proposta vincente per l’Italia?
«A me non è dispiaciuto neanche Civati».
Ma la sua visione del Paese èmolto diversa da quella di Renzi.
«Sì, però pure lui mi ha fatto un’ottima impressione. Certo, io tenevo per Renzi: ha determinazione e voglia di fare. Ma secondo me anche Civati potrebbe avere un futuro e dare, insieme a Renzi, un importante contributo all’Italia. Intanto faccio a Matteo gli auguri di buon lavoro: sono molto fiera del contributo che la mia Ligonchio ha dato al suo successo».

ANCHE il sindaco di Ligonchio Giorgio Pregheffi è soddisfatto. «Sono un renziano della seconda ora: alle scorse primarie avevo votato Pierluigi Bersani. Non voglio rinnegare la mia storia, ma in questo periodo, secondo me, c’è bisogno di una figura come quella del sindaco di Firenze, che rompa gli schemi». È quanto afferma Giorgio Pregheffi, primo cittadino del paese reggiano dove Renzi ha avuto la percentuale più alta in provincia. «Un anno fa ho sostenuto Bersani perché lo stimavo come persona e rappresentava. Ora credo invece che Matteo sia la figura più adatta ai tempi per il linguaggio e la capacità di trasmettere l’idea di rinnovamento». Come mai tanti voti proprio a Ligonchio? «Potrebbe avere inciso la richiesta di attenzione che una piccola realtà come Ligonchio nutre. Poi Renzi esprime appeal e simpatia. È anche un sindaco e, ora più che mai, serve anche una figura vicina a noi amministratori che capisca i problemi che affrontiamo nelle nostre comunità».

Alessandra Codeluppi