Roma, 27 febbraio 2014 - “Mi dimetto perché voglio un Movimento 5 stelle sano. Ci credo fermamente e per questo ho presentato le mie dimissioni alla presidenza del Senato”. Cosi’ la senatrice 5 stelle Maria Mussini spiega ai giornalisti a Palazzo Madama il motivo delle sue dimissioni già formalizzate alla presidenza del Senato. Oltre a quelle delle senatrice reggiana, sono state presentate altre 5 lettere di dimissioni di senatori del M5s. Si tratta di Maurizio Romani, Alessandra Bencini, Luis Alberto Orellana, Laura Bignami e Monica Casaletto. Di questi solo Orellana è tra gli espulsi ieri dal movimento. (VIDEO: L'autodifesa dei dissidenti).

“Lascio il posto a chi come me è stato scelto per rappresentare questo bellissimo progetto, che forse meglio di me potrà farlo crescere e maturare - scrive su Facebook Maria Mussini - Questa mattina ho rassegnato le mie dimissioni dalla carica di senatrice della Repubblica. E’ una scelta travagliata compiuta in piena autonomia e coerenza, nel rispetto dei principi e dei valori del Movimento 5 stelle, degli elettori e dell’Istituzione di cui faccio parte”.
 

Toni pacati, quelli di Mussini, ma messaggio fermo. “Sono stata mandata qui per cambiare un sistema, non per espellere compagni di viaggio, soprattutto quando non mi sono chiari i capi di accusa. Le mie dimissioni non sono un segnale contro qualcuno e, fino a che non saranno accettate dal Senato, continuerò a lavorare per contribuire alla realizzazione del programma del Movimento 5 Stelle, di cui continuo a condividere spirito e obiettivi, senza fare mancare al mio gruppo il contributo che ho dato fino ad oggi”.

 

LE REAZIONI

“Mi dispiace per Mussini, ma con la sua decisione si pone automaticamente fuori dal Movimento 5 stelle”, è il commento di Matteo Olivieri, capogruppo M5S in Comune a Reggio Emilia, sulle dimissioni della senatrice reggiana Maria Mussini. Una scelta dettata dalla frattura che si è aperta ieri, quando la rete del movimento ha ratificato l’espulsione dei senatori grillini Francesco Campanella, Lorenzo Battista, Luis Alberto Orellana e Fabrizio Bocchino, che avevano criticato l’atteggiamento tenuto da Beppe Grillo durante le consultazioni con Matteo Renzi (VIDEO).


Che tra i 5 stelle non sia ammesso il dissenso, è un’accusa che Olivieri rispedisce pero’ subito al mittente: “Il Movimento è liberissimo ed è lo stesso di un anno fa. Solo che Mussini ha preferito andare in Senato, dove peraltro svolgeva il suo ruolo benissimo, prima di sollevare delle critiche”.Olivieri sottolinea inoltre che anche le dimissioni della senatrice sono da prendere con le molle: “E’ il Senato a dover ratificare o meno la sua scelta - spiega - e di solito in questi casi le dimissioni non vengono accettate. Dunque Mussini rimette la palla nelle mani del Movimento 5 stelle, allungando soltanto la questione e facendo perdere del tempo”.

 

Che la senatrice dividesse anche a livello locale, lo rivela la spaccatura interna sulla candidatura a sindaco di Norberto Vaccari promossa proprio dalla parlamentare, ma non votata dal 30% di iscritti reggiani.


A sostegno di Mussini però, nelle prime ore di questa mattina, si è creata una pagina di Facebook dal titolo: “Vogliamo Maria Mussini nostra rappresentante in Senato” cui hanno aderito già una cinquantina di persone.