Reggio Emilia, 15 aprile 2014 - Aliquota Tasi al massimo di legge per il Comune di Reggio. Il ritocco è spuntato ieri nella seduta del Consiglio comunale dedicata all’approvazione delle aliquote delle imposte locali. Con un emendamento di Pd e Sel (primo firmatario il democratico Federico Montanari), si è dunque deciso di portare l’aliquota della Tasi per le abitazioni principali (dal 3 per mille inizialmente previsto) fino al 3,3 per mille, soglia massima consentita (2,5 per mille, più lo 0,8 per mille finalizzate a detrazioni).

Lo scopo dell’emendamento sarebbe quello di "rafforzare l’equità" della contribuzione, ricalibrando il sistema delle detrazioni. In particolare, secondo gli estensori del documento (Federico Montanari, Andrea Capelli, Giorgio Campioli del Pd e Pierino Nasuti di Sel), circa il 60% dei contribuenti, quelli con rendita catastale più bassa, pagherebbero fino a 36 euro in meno, rispetto all’originale schema di bilancio. Gli altri pagherebbero invece di più, ma comunque in modo "significativamente minore" rispetto all’Imu 2012. Il numero dei contribuenti esenti, infine, si alzerebbe di 1.638 unità.

I consiglieri che hanno proposto l’emendamento sottolineano che l’operazione "non comporta variazioni di bilancio o aumento o diminuzione di gettito perché l’incremento dell’aliquota viene destinato alle maggiori detrazioni". In particolare il sistema di detrazioni proposto prevede nove fasce con detrazioni decrescenti all’aumentare della rendita dell’immobile (da un massimo di 165 euro di detrazione per rendite inferiori a 300 a un minimo di zero per rendite superiori ai 700).

Sempre in tema di Tasi la maggioranza di sala del Tricolore ha dato inoltre il via libera a quello che è stato ribattezzato dall’opposizione "l’emendamento Delrio". Si tratta di una misura che prevede di incrementare le detrazioni per i figli a carico nelle famiglie numerose, che pagheranno quindi 20 euro in meno per i primi tre figli e 30 euro in meno dal quarto in poi. Al provvedimento, presentato da Moreno Rodolfi e Emanuela Caselli, si è opposto il capogruppo di Progetto Reggio Giacomo Giovannini sottolineando come una gran parte della popolazione cittadina è oggi al contrario composta da famiglie "monopersonali o con figli a carico". L’emendamento è stato approvato con l’astensione di tre consiglieri di maggioranza (Baccarini, Rinaldi e Venturini). Bocciata invece la proposta di Claudio Bassi di allargare fino ai redditi da 15 mila euro all’anno la fascia di esenzione dalle imposte, compensando il mancato gettito con l’accorpamento degli assessorati.

Sono due, dunque, le principali variazioni rispetto alle simulazioni pubblicate dal Carlino la scorsa settimana: l’innalzamento della Tasi dal 3 al 3,3 per mille per gli esenti da Imu (con detrazioni che quindi arrivano a 165 euro) e la detrazione che sale a 30 euro (a figlio) per chi ha più di tre figli.
Per quanto riguarda gli altri balzelli tutto invariato: o si paga la Tasi o si paga l’Imu (evitando di applicare ai contribuenti due tributi con modalità differenti); si esclude di far pagare la quota agli occupanti non proprietari.

Sono esenti da Imu i fabbricati rurali a uso strumentale dell’agricoltura e i cosiddetti ‘immobili merce’, i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita (fintanto che permane tale destinazione e purché non siano locati) ai quali si applica invece la Tasi rispettivamente all’1 per mille e al 2,5 per mille.
Irpef: viene mantenuta nel 2014 l’esenzione per i redditi inferiori a 15mila euro e il criterio di progressione per gravare in minor misura sui redditi più bassi.

Nel 2014 la Tari (tassa sui rifiuti) sostituisce la Tares (non si pagherà più lo 0,30/mq previsto l’anno scorso dalla Tares che si versava allo Stato). Le agevolazioni fiscali Imu a favore dei cittadini che ne hanno diritto costano al Comune circa 3,6 milioni di euro.