Reggio Emilia, 18 settembre 2011 - Famiglia contro scuola. E la famiglia vince il ricorso al Tar di Parma, presentato contro la decisione dell’istituto comprensivo Ferrante Gonzaga di Guastalla, che aveva negato l’accesso di un bimbo alla prima elementare di Pieve, destinandolo invece alla sede del centro storico. I genitori hanno già un figlio all’asilo di Pieve, un altro andrà in quella stessa struttura e i nonni sono vicini a quelle scuole. Dunque, avendo l’abitazione equidistante dalle due scuole, era stata scelta la sede di via Rosario, a Pieve. Ma la dirigenza scolastica aveva sottolineato come l’abitazione fosse in territorio di competenza del centro, aggiungendo che non ci sono fratelli alle elementari di Pieve e che l’alunno (italiano) alla sede del centro avrebbe meglio contribuito a «omogeneizzare» le classi per quanto riguarda le presenze di stranieri, che a Pieve sono in numero inferiore.

I genitori del bimbo – assistiti dagli avvocati Ermes e Marcello Coffrini – non hanno accettato il no della scuola e si sono rivolti al Tar. Che nei giorni scorsi ha emesso una ordinanza che, pur se provvisoriamente, sospende la decisione della scuola, non ravvisando «alcuna esauriente indicazione delle ragioni ostative all’accoglimento dell’istanza». Dunque, in attesa di una «compiuta analisi della richiesta avanzata dai genitori del bimbo», i giudici hanno accolto il ricorso della famiglia guastallese, disponendo l’ammissione dell’alunno alla scuola primaria di Pieve. Proprio come volevano i suoi genitori.
IL 23 MAGGIO dell’anno prossimo ci sarà l’udienza che entrerà nel merito della vicenda. Domani, però, il bimbo non sarà regolarmente a scuola. «Infatti – spiegano i genitori del remigino – la scuola non ammette da subito nostro figlio alla scuola di Pieve, in quanto dicono che non hanno ancora ricevuto la notifica ufficiale da parte del tribunale amministrativo di Parma.

Noi non porteremo nostro figlio alla scuola del centro, visto che probabilmente da mercoledì potrà andare in classe a Pieve, con compagni differenti e in un ambiente diverso».
Martedì, infatti, dovrebbe arrivare alla segreteria scolastica la notifica dell’ordinanza del Tar.