Reggio Emilia, 11 settembre 2012 - Sono 900 i minori presenti nei 22 campi di accoglienza ancora attivi nelle province di Modena, Ferrara e Reggio Emilia (3.471 le persone accolte in totale). Il 64% e’ di origine straniera: Marocco, Tunisia ed Egitto i Paesi piu’ rappresentati, seguiti dal Sud-Est asiatico (India, Pakistan e Sri Lanka). La maggior parte (37%) ha tra i 7 e i 13 anni. La provincia di Modena e’ quella che registra la presenza piu’ alta di minori nei campi: 767. I dati (fonte Protezione civile Emilia-Romagna al 29 agosto) sono stati diffusi da Save the children che, a 4 mesi dal sisma che ha colpito l’Emilia-Romagna ha stilato un rapporto sulle attivita’ realizzate nelle tendopoli.

“Siamo intervenuti subito dopo la prima scossa - dice Valerio Neri, direttore generale Save the children Italia - con uno staff di operatori ed educatori specializzati e con attivita’ creative, comunicative, educative e di svago per restituire ai bambini un senso di normalita’ e strumenti per elaborare il trauma”. Dal 17 settembre Save the children sara’ presente con i suoi operatori anche in alcune scuole del territorio con laboratori creativi ed educativi a supporto delle insegnanti.

Sono 405 i minori che hanno frequentato gli spazi a misura di bambino di Save the children (193 bambine e ragazze e 212 bambini e ragazzi). Attivi 7 giorni su 7 e completamente gratuiti, gli spazi a misura di bambino hanno proposto diverse attivita’: dalle scatole magiche (scatole di cartone in cui i bambini hanno inserito biglietti su cui hanno scritto le loro paure e i loro desideri) all’action painting (grandi tele su cui i bambini hanno schizzato i colori), dalla linea del tempo (uno spago tirato da una parte all’altra della tenda al quale i bambini hanno appeso foglietti su cui hanno scritto i momenti piu’ importanti della loro vita) ai laboratori di video, fotografia, henne’, riciclo, danza, giardinaggio.

Un giorno alla settimana, pero’, era dedicato ai compiti, una scelta che, come racconta Neri, “facilitera’ il rientro a scuola per molti ragazzi”. Oltre agli spazi a misura di bambino, Save the children ha organizzato anche attivita’ di animazione fuori dalla tendopoli e soggiorni estivi nei campi avventura. Sono 344 i bambini che hanno partecipato alle gite fuori dal campo organizzate in collaborazione con Uisp e 77 ai campi avventura.

 Dal 17 settembre saranno oltre 17 mila (su 70 mila) i ragazzi che inizieranno l’anno scolastico in moduli provvisori o in prefabbricati modulari (1.530) a causa dell’inagibilita’ di oltre 165 edifici scolastici (su un totale di 896 dell’area colpita dal terremoto - fonte assessorato regionale alla Scuola). Gli edifici scolastici provvisori (28) saranno usati in sostituzione di edifici la cui ricostruzione richiedera’ fino a 4 o 5 anni.

I prefabbricati modulari saranno affittati e usati nelle scuole che (si prevede) torneranno agibili nel giro di 18-20 mesi. “Il rientro a scuola per i bambini e gli adolescenti che hanno vissuto il terremoto e’ un momento delicato - conclude Neri - perche’ da una parte rappresenta un ritorno alla normalita’ e dall’altra potrebbe riproporre paure e timori legati al terremoto”. Per molti di loro l’inizio della scuola non coincidera’ con il rientro a casa. La stessa scuola, in molti casi, sara’ una struttura provvisoria.

Fonte Dire