Guastalla (Reggio Emilia), 11 marzo 2013 – Tre morti e 11 feriti. Per ora, oltre all'esplosione delle bombole di metano installate sul furgone 'rosticceria', questo è l'unico dato certo sulla strage di ieri al mercato di Guastalla.

Ma qual è la causa che ha scatenato tutto? Sul fronte delle indagini i carabinieri della Compagnia di Guastalla e del comando provinciale di Reggio Emilia stanno continuando a verbalizzare le numerose testimonianze al fine di ricostruire l’accaduto.

Il furgone esploso è stato sottoposto a sequestro per i dovuti accertamenti tecnici finalizzati a verificare le cause del’esplosione ancora al vaglio. Ai rilievi partecipano anche i vigili del fuoco, che saranno chiamati a stendere una loro relazione.

Il mezzo sequestrato e quel che resta delle bombole sono stati portati nella sede del loro comando provinciale. I corpi delle tre donne morte carbonizzate si trovano a Coviolo a disposizione della dottoressa Stefania Pigozzi sostituto procuratore presso la Procura reggiana titolare dell’inchiesta.

S'indaga contro ignoti per omicidio colposo plurimo, incendio colposo e disastro colposo. Lo spiega una nota della Procura, firmata dal procuratore Giorgio Grandinetti e dal sostituto Stefania Pigozzi, titolare del fascicolo.


‘’Gli accertamenti, che si profilano complessi, sono volti a stabilire le cause dello scoppio e dell’incendio da cui sono poi derivati i gravi danni a persone e cose - si legge - Si sta valutando se sia possibile procedere utilmente ad autopsia sui corpi delle vittime’’.