Reggio Emilia, 15 marzo 2013 - PRIMA la fuga di gas da una delle tre bombole presenti nel furgone. Poi l’innesco e la vampata di fuoco, che ha investito le tre donne e sbalzato Francesco Mango fuori dalla rosticceria ambulante. Infine, in sequenza, le due esplosioni. Una dopo l’altra. È questa la verità sulla strage al mercato di Guastalla del 9 marzo scorso, che emerge dalla relazione tecnica dei vigili del fuoco depositata sulla scrivania del sostituto procuratore Stefania Pigozzi. Ora, attraverso ulteriori accertamenti, i pompieri dovranno accertare il perché di quella fuoriuscita così importante; la prima bombola, stando agli accertamenti, si sarebbe svuotata del combustibile, producendo una bolla di gpl che ha saturato del tutto il piccolo vano in cui erano stipati i tre contenitori.
 

Poi la fiammata, la stessa che ricordano tutti i testimoni interpellati. Ed è stata proprio quella a uccidere Rossana Mango, 28 anni, sua madre Teresa Montagna, 50 e la zia Bianca Maria Montagna, di 44. Stando all’autopsia del medico legale dell’università di Pavia, incaricato dal pm, infatti, le tre donne sono morte per ‘avvampamento’. Le fiamme, dunque, e le elevatissime temperature all’interno del mezzo (circa ottomila gradi) alla base del decesso; arrivato prima delle esplosioni. E solo una delle donne, avrebbe fatto in tempo a chiedere aiuto; nelle stesse strazianti grida che gli altri ambulanti raccontavano di aver sentito, impotenti.

La colonna di fumo nero, invece, dovuta alla combustione degli olii di cottura del pollame.
Una ricostruzione che, secondo gli inquirenti, conferma come per dinamica, quantità di gas sprigionato e situazione (in quel momento, alle 12,10 di un sabato di mercato, piazza della Repubblica era stipata di persone), la tragedia avrebbe potuto trasformarsi in una strage di proporzioni esponenziali; e il bilancio delle vittime ancora più alto.

Benedetta Salsi

I funerali

CI SARÀ non solo la comunità di Sant’Ilario d’Enza, mercoledì nella chiesa locale, per l’addio alle tre vittime dell’incendio del furgone-rosticceria avvenuto il 9 marzo scorso al mercato di Guastalla.
L’ultimo saluto a Teresa Montagna, alla figlia Rossana Mango e alla sorella Bianca Maria si svolgerà partendo alle 14 dal municipio (la camera ardente sarà allestita dal mattino nella sala consiliare) per raggiungere la chiesa parrocchiale. Sono attesi pure autorità e cittadini dei paesi in cui le vittime lavoravano, nei mercati di Gualtieri, Guastalla e Boretto. Durante il rito religioso in vigore divieti di sosta e transito sulle strade in cui è previsto il tragitto del corteo funebre. Ma sarà disponibile il parcheggio privato Ex mensa Cir, non distante da chiesa e cimitero.