Bagnolo in Piano (Reggio Emilia), 21 ottobre 2013 -  Due fratelli noti negli ambienti come i 'nani' sono stati arrestati dai carabinieri della Stazione di Bagnolo in Piano che hanno stroncato lo spaccio di cocaina che i due praticavano nell'area della cosiddetta bassa reggiana, ricompresa tra i comuni di Correggio e Novellara.

I carabinieri sono riusciti a documentare lo spaccio di stupefacenti attuato dai due fratelli, nonostante gli accorgimenti adottati dai pusher che oltre a 'catechizzare' i loro clienti consigliandoli sul linguaggio da usare al telefono ('sono da solo' equivaleva ad una dose, 'siamo in due' ad altrettanti dosi e cosi via; ndr) avevano cura di cambiare spesso utenza telefonica premurandosi affinchè i clienti avessero comunque il nuovo numero. I clienti che non si facevano sentire da tempo venivano 'tentati' dagli stessi pusher che li contattavano per informarli che avevano 'merce' buona.

La Procura di Reggio Emilia, condividendo con le risultanze investigative, ha richiesto ed ottenuto a carico dei due fratelli, un 34enne ed un 28enne cittadini marocchini domiciliati a Correggio, un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Provvedimento di natura cautelare emesso alla fine del mese di gennaio scorso che è rimasto pendente per diversi mesi in quanto i due fratelli sono riusciti a sottrarsi alla cattura rendendosi irreperibili. Il 34enne è stato localizzato di rientro dal Marocco agli inizi della scorsa esatte ed arrestato a Genova. Le ricerche dell'altro fratello sono invece terminato l'altro pomeriggio quando il 28enne è stato rintracciato alla periferia di Bagnolo in Piano dove è stato arrestato dai Carabinieri della locale Stazione.

Secondo quanto riportato nel capo d'imputazione dell'ordinanza di custodia cautelare che li ha condotti in carcere, i due, in concorso tra loro, in tempi diversi detenevano cocaina che provvedevano a cedere sistematicamente a numerosi giovani reggiani con cadenza pressoché giornaliera e dietro corrispettivo di 80 euro a cessione. Attività di spaccio posta in essere secondo la ricostruzione investigativa dei carabinieri di Bagnolo in Piano tra i comuni di Novellara e Correggio, dal 2010 al dicembre del 2012. Nel corso delle indagini decine di giovani insospettabili reggiani, sono sati segnalati alla Prefettura quali consumatori di cocaina.