Reggio Emilia, 23 aprile 2014 - Anni di violenze alla moglie, anche quando questa era incinta. L'uomo, accecato dalla gelosia, era riuscito a metterla in una condizione di totale sudditanza psicologica tanto che la donna aveva paura solo a incrociare lo sguardo con quello del marito e proprio perché terrorizzata aveva evitato di chiedere aiuto e denunciarlo. Averla brutalmente pestata in strada l’altra notte ha allargato i confini della vicenda oltre le mura domestiche facendola divenire, per fortuna, di dominio dei carabinieri della Stazione di San Polo d’Enza che, al culmine degli accertamenti, hanno denunciato l'uomo, un 30enne reggiano. Le accuse sono lesioni personali, violenza privata e maltrattamenti in famiglia aggravati dal fatto di essere  stati compiuti ai danni di donna incinta.

Violenze che, in occasione dell'ultimo episodio accaduto l'altra sera a Canossa, hanno visto come testimoni diversi cittadini testimoni che, oltre a dare l’allarme ai carabinieri, sono riusciti a porre fine alle raccapriccianti violenze con la fuga dell’uomo. L’uomo aveva accompagnato la ragazza al bar dove lavora, intrattenendosi all’interno. Il semplice scambio di parole con un cliente ha fatto imbestialire l’uomo che, al termine del lavoro, mentre la conduceva a casa, è andato in escandescenza fermando l'auto per pestare la compagna che, intuita la situazione, è scesa dandosi alla fuga. Riusciva a fare solo una decina di metri dalla macchina, venendo subito raggiunta dall’uomo che la faceva cadere e afferrandola per i capelli, la trascinava per riportarla in macchina. L’uomo ha presa a calci e pugni la moglie che tentava di resistere. Le urla della donna hanno portato all’intervento di alcuni cittadini. Quindi l’intervento dei soccorsi e dei carabinieri. La donna, portata in ospedale, è stata medicata e dimessa con una prognosi di 4 giorni per le lesioni riscontrando anche ecchimosi da pregresse violenze.