Reggio Emilia, 26 giugno 2014 - I sandalini sparsi. E un telo bianco. Tra le grida disperate dei familiari. Stavano attraversando la strada per andare a bere a un distributore di acqua pubblica e all’improvviso sono stati falciati da una Ford Fiesta grigia. Erano circa le 22 di ieri quando la famiglia Amato, composta dalla mamma quarantenne Sandra Bonacini, la figlia Chiara di 19 anni e il piccolo Salvatore di 5, è stata travolta dall’utilitaria sulle strisce pedonali di via Togliatti, a Rubiera, di fronte al birrificio Giusto Spirito (foto).

Lo schianto è avvenuto a 150 metri dalla stazione dei carabinieri e poco distante da casa loro, che si trova in via Marconi. Stavano facendo una passeggiata. Ma all’improvviso, sono arrivati i fari dell’automobile. Impossibili da evitare. Al volante della Fiesta c’era una giovane donna albanese, che subito dopo l’impatto si è fermata davanti a tutto quel dolore, ancora sotto choc.

Un impatto tremendo, che ha sbalzato sull’asfalto per alcuni metri il bimbo: Salvatore ha battuto la testa ed è morto sul colpo. Lesioni serissime per la mamma, che è stata trasportata all’ospedale in gravissime condizioni. Anche la sorella è rimasta ferita in modo grave ed è stata portata al pronto soccorso. Papà Giuseppe Amato — che non era con loro al momento dello scontro, ma è arrivato dieci minuti dopo —, originario di Rosolini (in provincia di Siracusa) è un ex dipendente della Decor Tre di Rubiera, oggi disoccupato. Sul posto, dopo l’allarme, sono subito intervenuti gli uomini dell’Arma, poco distanti, e gli agenti della polizia municipale.

Imponenti i soccorsi dei sanitari del 118 che hanno mobilitato due automediche e tre ambulanze. Ma, per il piccolino, purtroppo non c’era già più niente da fare. A lungo, invece, sono durate le operazioni di rianimazione sulla mamma, che è stata stabilizzata sul posto, prima di essere portata via, sotto gli occhi impotenti di tutta la cittadinanza che in poco tempo si è radunata sul luogo della tragedia.