Sant’Ilario d’Enza (Reggio Emilia), 27 Giugno 2014 - Poteva sembrare un furto occasionale, ma non era così. Anzi. La banda (formata da due uomini e due donne) agivano secondo uno schema talmente collaudato da meritarsi l'appellativo di "Banda del parmigiano e dei culatelli".

Le loro mosse, riprese dalle telecamere all'interno di un supermercato Conad, erano infallibili: le due donne entravano nel negozio vestite da casalinghe e accompagnate da bambini. Si dirigevano immediatamente verso il reparto dei salumi e dei formaggi dove le aspettava un uomo (entrato precedentemente), che aveva già staccato le etichette da un numero considerevole di punte di formaggio e culatelli sotto vuoto: la refurtiva veniva messa all'interno delle borse delle donne, che si dirigevano alla cassa per pagare una spesa irrilevante, mai superiore ai 5 euro, mentre l'uomo l'uomo usciva dal locale a mani vuote. All'esterno, raggiungevano il palo, che li aspettava su una Bmw, con la quale i quattro si dileguavano.

Ieri mattina, però, il colpo non è andato a buon fine: le due donne, con l'aiuto dello "stacca-etichette" hanno alleggerito i banchi del supermercato, impossessandosi di una decina di punte di parmigiano e culatelli, ma l'arrivo dei carabinieri ha impedito al colpo di andare a segno. I due uomini (il palo e lo stacca-etichette) sono riusciti a fuggire, anche se si è fiduciosi in una rapida identificazione grazie alle immagini prese dalle telecamere: potrebbe essere questione di giorni.

Le due donne, invece, benché abbiano abbandonato all'esterno del locale la refurtiva, recuperata dai carabinieri e riconsegnata al supermercato, sono state arrestate con l'accusa di furto aggravato e continuato e sono state identificate: si tartta di una 22enne ed una 28enne d’origine rumente residenti a Reggio Emilia, ristrette al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana.

Questa mattina le due donne compariranno davanti al locale Tribunale per rispondere del reato loro contestato. Si tratta almeno del terzo colpo nelle ultime tre settimane: come rivelano i filmati di videosorveglianza, hanno agito in questo modo come minimo altre due volte, all'interno dello stesso supermercato. La sistematicità dei furti e, soprattutto, i quantitativi sottratti dello stesso elemento, lasciano sospettare che si tratti di un vero e proprio racket nel settore di questi alimenti: ne è la prova un simile furto di parmigiano e culatelli avvenuto in un negozio Coop della zona, ad opera di marito e moglie, entrambi arrestati.

Si sospetta, perciò, l’esistenza di un secondo step: il riciclaggio della refurtiva a ristoratori o commercianti del settore alimentare. Intanto proseguono le analisi ai filmati di videosorveglianza di alcuni supermercati della provincia per capire la vastità del fenomeno, dal momento che si ritiene la Conad di Sant’Ilario d’Enza solo la punta dell'iceberg.