Correggio (Reggio Emilia), 8 settembre 2013 - Il lambrusco, quello c’era. Così come le rose (candide, del bouquet) e i coltelli sui tavoli. Mancavano, forse, i popcorn. Ma in compenso, al buffet degli antipasti delle nozze blindate di Luciano Ligabue e della sua Barbara Pozzo (guarda le foto), sabato sera al Caffè Arti e Mestieri, c’erano erbazzone e gnocco fritto.

Un menu uscito dalle mani sapienti e stellate dello chef Gianni D’Amato, che ha poi inventato per lui e per l’occasione speciale, il resto delle portate. Finger food per iniziare, con prodotti tipici e salumi, ma anche il tocco orientale del pesce crudo, sashimi alla giapponese. E ancora, due primi (tagliatelle e risotto), due secondi e la classica torta nuziale a piani. Una cascata di frutta per concludere. Trentacinque gli invitati, non di più. Tra loro il fratello del rocker, Marco (che gli ha fatto anche da testimone) e l’inseparabile amico e impresario storico, Claudio Maioli assieme a tutta la sua band. Sulle tovaglie, una cucina che parte dalle radici della terra, per arrivare all’innovazione. Quella tanto cara a D’Amato e alla sua famiglia (sempre in prima linea la moglie Fulvia e il figlio Federico). Anche in questa occasione.


È stato un matrimonio essenziale ed elegante, quello del Liga e della sua amata Barbara. All’insegna della sobrietà, nel totale riserbo. Una cerimonia abitata dal silenzio e dall’eleganza, nella prima parte della serata. Poi, a cena finita, il dj ha alzato il volume il cortile interno del ristorante della via Emilia si è riempito di note. Non le sue, però. Niente musica dal vivo. Solo dj set. La canzone One, degli U2, ha aperto le danze. Poi atmosfere sudamericane e dance. Tanto che uno degli anziani residenti del vicinato, verso la mezza, ha inforcato la sua bicicletta ed è corso a protestare per l’eccessivo baccano (a suo dire) che non lo faceva riposare. "Ma sa ghe che deinter?", chiedeva nervoso all’autista della Jaguar parcheggiata davanti al portone. Lui, ermetico e impassibile, rispondeva sempre: non so. "Be’, gli dica che io vorrei dormire... ", insisteva il pensionato, mentre se ne andava. Nemmeno il tempo di un minuto e le casse, di colpo, si sono spente.


Quel cavedio era pieno di magia. Migliaia di lucine. Uno scenario romantico, degno di un "sogno". Il loro. Così lo definisce la stessa fisioterapista di 45 anni in un post inviato tramite il web, ieri. Un sogno che si è concretizzato in un incredibile abito di raso bianco, firmato Giorgio Armani; in una festa riservata e perfetta, nella quale uno dei cuochi migliori d’Italia ha creato per loro portate nuove, dedicate; una gioia che il rocker di Correggio avrebbe voluto condividere con i milioni di fan, soltanto il giorno dopo, chiedendo agli invitati e agli organizzatori il massimo riserbo. E ieri, verso mezogiorno, ha rilanciato sulla sua pagina ufficiale di facebook la conferma dell’evento e una loro foto assieme. Felici. E bellissimi.

 

Benedetta Salsi e Alba Piazza