Reggio Emilia, 26 agosto 2010. Ecco il centravanti che mancava. Massimiliano Guidetti, 34 anni tra due giorni, è l’ultimo tassello del reparto avanzato granata. Serviva un attaccante rapido che ben si integrasse con Temelin e Chinellato. Guidetti ha le caratteristiche per essere l’uomo giusto: un attaccante capace di sconfiggere la concorrenza dell’altro pezzo pregiato Paolo Rossi, che la Reggiana ha cercato di riprendere, scontrandosi però con l’eccessiva richiesta economica del Cittadella. A questo punto, la pista che conduce a ‘Pablito’ tramonta definitivamente.

Guidetti è stato presentato ieri pomeriggio in via Agosti. Foto di rito, stretta di mano col presidente Fontanesi, e via, subito in campo, per la prima seduta con i nuovi compagni. «Sono felice di essere qui — queste le prime parole dell’ex Spezia e Cremonese — Non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura. Rimanere a casa per due mesi senza squadra mi ha fatto ritornare una voglia matta di calcare il terreno di gioco. Non sto più nella pelle, ho voglia di giocare e di rimettermi in discussione».

Trattativa lampo, quella condotta in gran segreto da Fontanesi e Corsi. «Lo cercavamo da tempo — sottolinea il presidente granata —, finalmente siamo riusciti a prenderlo». E i sogni granata, divenuti realtà sono confermati dallo stesso Guidetti: «La società mi voleva fortemente e io ho accettato subito. Non è stato difficile dire di sì: qui a Reggio ci sono tutti i presupposti per fare bene. La trattativa è stata rapida e, sinceramente, un po’ mi ha sorpreso. Mai avrei immaginato l’interesse di una squadra di grande blasone come la Reggiana. Qui c’è tutto per rendere al meglio: ambiente serio, tifosi molto vicini alla squadra e uno stadio fantastico».

Biellese, Lumezzane, Padova, Spezia e Cremonese nel passato dell’ultimo acquisto granata. Quattrocento presenze tra serie B e C1 e 140 gol: scusate se è poco. Insomma, un curriculum da far invidia. E proprio lo Spezia, 59 reti in 136 presenze per il neo-acquisto granata (terzo cannoniere della storia bianconera), sarà il prossimo avversario in campionato della Regia. Guidetti potrebbe esserci, resta da vedere se il contratto depositato ieri in Lega diverrà effettivo entro domenica. «La società ha inviato la documentazione necessaria, vedremo se tutto sarà a posto. Lo Spezia? Fino a tre giorni fa nemmeno avrei immaginato la possibilità di incrociarlo. Adesso spero di esserci, sarà una bella rimpatriata. Annate meravigliose». E la condizione fisica? «Dalla metà di luglio mi sono allenato coi disoccupati a Coverciano. Poi ho proseguito con una squadra di dilettanti vicina a dove abito. Mi manca il ritmo partita».

Bomber di razza purissima, a Reggio Guidetti ritrova Temelin, vecchia conoscenza ai tempi di Cremona. «Con lui non ci sono mai stati problemi». Alto poco più di 170 centimetri, Guidetti può agire sia da prima sia da seconda punta: «Nasco come attaccante rapido che aggredisce gli spazi. Poi, però, con l’esperienza, ho imparato anche a muovermi come centavanti puro. Un anno di B in quel ruolo mi ha aiutato molto».

Il gol nel dna. A Cremona, nella passata stagione, è arrivato per l’ennesima volta in doppia cifra (10). «Per quest’anno non mi pongo obiettivi particolari. Vengo per dare una mano alla squadra e ai tanti giovani che la compongono. E’ indispensabile tenere i piedi per terra, la squadra ha bisogno di tempo per crescere. Prima di tutto devo pensare ad integrarmi nello spogliatoio». Non sarà difficile visti i tanti ex compagni: «Oltre a Temelin, conosco già anche Beppe Alessi. Non sarà un problema inserirsi nel nuovo contesto».

Un pensiero per mister Mangone, per i tanti baby granata e per le nuove regole della Lega. «Mangone è un ottimo allenatore emergente che ha fatto benissimo a Pavia. Ha una grande occasione, vorrà sfruttarla. Sono convinto abbia tutte le carte in regola per fare bene. Ci sono tanti ragazzi, a noi ‘anziani’ il compito di aiutarli a crescere. Credo che le nuove regole della Lega non siano perfette. Il rischio è che tanti emergenti vengano mandati al ‘macero’, di bruciarli nell’arco di un anno». Poi la Cremonese, sua ultima squadra. «E’ senza dubbio la grande favorita. Ho mantenuto ottimi rapporti con tutti, li ringrazierò sempre». Ecco Guidetti, mister 140 gol. Proprio il centravanti che mancava.

Ma Guidetti non è il solo acquisto granata di ieri.

Prima i mugugni, adesso si sogna. Ed ecco anche Saverino, il regista che tutti volevano. Un mercoledì da leoni quello della dirigenza granata. Due veri e propri botti quelli messi a segno da Corsi e Fontanesi.

Il metronomo è arrivato. «Sì, è tutto fatto - il commento felice di ‘Save’ - Sono contento, finalmente ritorno. La mia volontà era quella, alla fine ci siamo venuti incontro e abbiamo trovato l’accordo». Contratto annuale per Saverino che potrà riprendere in mano le redini della manovra granata. Nonostante un Viapiana promosso a pieni voti. «Con Fontanesi avevamo già trovato l’accordo un po’ di tempo fa. Poi sono subentrate altre questioni e i discorsi si sono interrotti. In questi giorni ci siamo sentiti e abbiamo sistemato tutto. La Salernitana? Si era fatta avanti. Era una possibilità ma, alla fine, riuscirò a indossare la maglia che volevo veramente».

Agli inizi della trattativa, la durata del contratto aveva rappresentato uno scoglio insormontabile. Saverino chiedeva un biennale, la Reggiana offriva un anno: «Coi tempi che corrono già un anno è importante». Ritroverà alcuni ex compagni. Non ci sarà più Rossi: «Mi dispiace per Paolino, voglio chiamarlo. Sapevo benissimo quanto tenesse a tornare. Per lui il discorso era molto complicato». I tifosi avevano indicato ‘Save’ come il regista perfetto. «Li ringrazio, vuol dire che qualcosa di buono ho fatto. Cosa mi aspetto? Ripetere la passata stagione, senza infortuni».